
Depositata una interpellanza civica. Marcella Vittiglio: “Ho già venduto la casa. Me ne vado da Reggio Emilia, qui in periferia ci trattano da cittadini di serie b”
REGGIO EMILIA – I cittadini di Gaida chiedono chiarimenti sull’installazione della seconda antenna telefonica in Via Ovidio e lo fanno tramite un’interpellanza civica sottoscritta da centinaia di persone.
Lunedì Marcella Vittiglio, residente a Gaida e prima firmataria dell’interpellanza civica sostenuta dal consigliere comunale Dario De Lucia di Coalizione Civica, ha depositato il documento. Non è la prima attività in questo senso di Marcella, che già si era mobilitata al momento dell’installazione di un primo ripetitore telefonico in via Ovidio e ha ora deciso di lasciare Reggio, proprio per questa vicenda.
Racconta: “La nuova antenna di via Ovidio è la terza nel giro di duecento metri in linea d’aria, un segnale che non veniamo ascoltati e che né i gestori né tantomeno il Comune si interessa molto di noi cittadini. Per noi è troppo: io e mio marito abbiamo deciso di lasciare il territorio di Reggio, ci trasferiamo dopo questa vicenda. Porto avanti la battaglia, come è giusto che sia, ma poi andremo altrove”.
Nel dicembre 2023 p stata presentata in Commissione consiliare la mappa delle 10 nuove antenne 4g e 5g Vodafone, tra cui una nuova in via Ovidio, nella zona di Gaida a poche metri da una serie di palazzine residenziali e in una piattaforma dove già si trova un’antenna di Iliad. Una doppia presenza vicina alle case, nonostante i chilometri di campagna libera disponibili alle spalle.
La decisione è arrivata senza nessun confronto. Si legge nella interpellanza: “Nessun passaggio è stato condiviso con la cittadinanza e nessun processo partecipativo ha manifestato la volontà di edificare una nuova stazione radio base, se non a decisione già assunta e autorizzata attraverso la semplice affissione dei cartelli di inizio lavori, obbligatori per legge”. Inoltre, “non sono stati mai stati resi noti i pareri di Arpae, Ausl e Servizio di pianificazione del Comune” e a poca distanza, a meno di 150 metri di distanza in linea d’aria, a fianco del cimitero di Cadè è presente una terza antenna, di WindTre.
Afferma il consigliere comunale Dario De Lucia di Coalizione Civica che ha vidimato le firme dei cittadini: “Un quadro che contrasta con il regolamento comunale apposito, dove si indica come soluzione prioritaria il co-siting (ovvero la costituzione di stazioni radio multi-operatore), a meno di ragioni tecniche ben precise. I regolamento garantisce poi al Comune la possibilità di prescrivere localizzazioni alternative. Senza contare tutti i requisiti di cui i gestori dovrebbero tener conto, dalle distanze da recettori sensibili alla densità abitativa all’impatto ambientale e architettonico”.
Con queste basi, i firmatari chiedono di “conoscere le motivazioni presentate da Vodafone per le quali non è tecnicamente possibile l’installazione della propria antenna per la telefonia mobile in co-siting con gli operatori già presenti con i propri impianti e in che modo sia stata valutata una razionalizzazione degli impianti esistenti attraverso la disposizione di un sito in co-hosting o l’individuazione di un’area meno impattante per l’installazione della nuova antenna di una diversa compagnia, ad esempio dal cimitero di Cadè che è già interessato da manufatti di tale genere”.
Non solo, si chiedono “quali siano le motivazioni che hanno condotto il Comune di Reggio Emilia ad autorizzare un nuovo impianto SRB mono-operatore in un’area già coperta da strutture analoghe e se il Comune abbia effettuato delle prescrizioni alla società Vodafone a tutela dell’inquinamento visivo e di rispetto del regolamento per l’installazione e l’esercizio degli impianti di telecomunicazione per telefonia mobile”.