
Nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione che ha portato all’arresto, lo scorso 7 maggio, dell’amministratore delegato
REGGIO EMILIA – Il presidente di Iren Luca Dal Fabbro è stato ascoltato oggi come persona informata sui fatti dai pubblici ministeri della Procura di Genova Luca Monteverde e Federico Manotti, nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione che ha portato all’arresto, lo scorso 7 maggio, dell’amministratore delegato della stessa Iren Paolo Emilio Signorini per fatti risalenti però a quando il manager era alla guida dell’Autorità portuale del mar ligure occidentale.
A Dal Fabbro gli inquirenti hanno in particolare chiesto informazioni sulla consulenza in Iren da 200.000 euro affidata all’imprenditore Mauro Vianello da Signorini, appena messo piede negli uffici dirigenziali della multiutility. Per la Procura di Genova l’incarico a Vianello sarebbe infatti il ringraziamento per favori pregressi, come il pagamento da parte dell’imprenditore del catering del matrimonio della figlia di Signorini, per oltre 6.500 euro.
Della consulenza a Vianello, intanto era a conoscenza anche il governatore – sospeso – della Liguria Giovanni Toti, che ieri lo ha confermato nel lungo interrogatorio sostenuto davanti ai magistrati. Ad informarlo, ha detto Toti, sono stati lo stesso Signorini e il segretario della Giunta della Regione Ligura Pietro Paolo Giampellegrini.
Come numero uno del porto di Genova, Signorini si sarebbe adoperato per aiutare anche l’imprenditore Aldo Spinelli (ad esempio con la concessione delle aree ex Enel), che ricambiava il manager con soggiorni dorati a Montecarlo e fiches per giocare al casinò. In una di queste trasferte Signorini e Spinelli incontrarono anche Toti (con la famiglia), che ai magistrati ha detto ieri: “Sapevo che andavano a Montecarlo insieme, ma non immaginavo così spesso”.