
Tre appuntamenti con il medico e candidato sindaco dedicati alle azioni per la tutela della sanità. Mercoledì 29 con Bonaccini, Giovedì 30 presidio davanti all’ospedale, Venerdì 31 con Ricciardi (Azione)
REGGIO EMILIA – “La tutela della salute pubblica è un grande obiettivo che una comunità come la nostra deve porsi. Si tratta di un bene essenziale e occorre pensare alla sua tutela prima di ogni altra cosa. Consapevoli che i tavoli che decidono i fondi alla sanità sono altrove, tavoli che comunque vanno presidiati, siamo altrettanto convinti che una buona amministrazione comunale possa fare molto per portare il suo contributo alla salute pubblica”.
Lo scrive Marco Massari, candidato sindaco del centrosinistra e direttore del reparto malattie infettive al Santa Maria Nuova, che ha organizzato, insieme al comitato elettorale e ai partiti che lo sostengono, alcuni appuntamenti utili a discutere del tema, delle sue prospettive e delle sue implicazioni sulla nostra quotidianità.
Si parte mercoledì 29 maggio con un appuntamento, organizzato dal Pd al Centro Sociale Orlogio, durante il quale discuterò di sanità pubblica con il presidente della Regione, e candidato alle elezioni europee, Stefano Bonaccini, con l’ex direttore generale Ausl Fausto Nicolini e con Alessia Ciarrocchi, Responsabile del Laboratorio di ricerca di Ausl-Ircss
Insieme alla Lista Marco Massari Sindaco il candidato sarà invece giovedì 30 maggio, dalle 8 alle 11, davanti all’ospedale Santa Maria Nuova, per diffondere un volantino con le nostre proposte in tema di salute pubblica e per discutere con le persone che vorranno fermarsi e fare quattro chiacchiere.
Infine venerdi 31 maggio alle 21 sarà all’Hotel Posta all’incontro organizzato da Azione con il medico e docente universitario Walter Ricciardi.
Conclude Massari: “Si tratta di un impegno specifico, in questi giorni, su un tema delicato. Un tema a cui molti come me hanno dedicato la vita professionale con grande passione e spirito di servizio. Occorre difendere la sanità pubblica dai tagli ma occorre anche promuovere stili di vita sani e impegnarsi per una sanità sempre più di prossimità che tenga conto delle nuove emergenze, ad esempio gli anziani soli o le sofferenze degli adolescenti. Una cura delle persone che si muova anche sul modello delle case di comunità, presidi sanitari davvero fondamentali che andrebbero implementati in modo capillare sul territorio. Serve un grande impegno di tutti noi per la salute pubblica, un diritto universale, non un privilegio”.