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Massari, un medico con la passione della bici e del camper

24 maggio 2024 | 11:36
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Massari, un medico con la passione della bici e del camper

Il candidato del centrosinistra: “Il mio pregio? Sono curioso. Il difetto? Sono troppo buono, mi dicono che in politica non va bene”

REGGIO EMILIA – Un medico con la passione della bicicletta e del camper. Marco Massari, 63 anni, candidato civico del centrosinistra a Reggio Emilia alle elezioni amministrative dell’8-9 giugno, ha lavorato tutta la vita nel reparto di malattie infettive del Santa Maria Nuova.

Ci parli un po’ di lei. Studi, vita privata, lavoro
Mi sono laureato in Medicina nell’84 con due specialità: gastroenterologia e malattie infettive. Sono in ospedale dall’89 nel reparto di malattie infettive. Sono direttore della struttura. Tutta la mia attività lavorativa l’ho svolta dentro al Santa Maria con grande soddisfazione. Sono sposato, ho due figli di 30 e 27 anni. Uno lavora come barman al ristorante messicano di Reggio e l’altra si è appena laureata in medicina e sta facendo la specializzazione in malattie infettive. Mia moglie è professoressa di storia e filosofia al liceo Ariosto Spallanzani.

Quali sono i suoi hobby preferiti?
Mi piace viaggiare in camper, soprattutto in Francia, la Costa Atlantica e quindi la Bretagna, la Normandia, ma anche i Paesi Bassi e poi siamo stati in Norvegia e in Svezia. A volte ci carico la bici da corsa e vado a scalare le vette alpine.

Le piace fare sport?
Ho giocato a Pallacanestro fino alla serie D, ma poi mi sono fatto male a un ginocchio e ho smesso. La squadra, allora, si chiamava Cobra pubblicità. Poi, come noto, mi piace molto andare in bicicletta.

Qual è il suo piatto preferito?
I nostri piatti tradizionali: tortelli e cappelletti.

Legge? Quali libri le piacciono?
Mi piacciono gli autori italiani. Sono un appassionato di Fenoglio e di Mario Rigoni Stern. Attualmente sto leggendo “Confiteor”, l’ultimo libro di Piergiorgio Paterlini

Cinema?
Mi piacciono molto i film di Kubrick. Purtroppo ultimamente, con la campagna elettorale, ci vado poco.

Qual è il suo maggior pregio e il suo peggior difetto?
Il pregio credo sia la disponibilità all’ascolto e ad entrare in empatia con le persone. Mi viene spontaneo. Ascolto tutti, è nella mia natura. Poi sono curioso e, infatti, mi sono tuffato con molta curiosità anche in questa vicenda elettorale. Ho scoperto tantissime cose che non sapevo della mia città. Ho visto una ricchezza culturale, imprenditoriale, associativa, veramente ricca. Il difetto è che sono troppo buono e mite di carattere. Molti mi dicono che non va bene per fare questo mestiere.