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Palestina, in 200 in piazza: “Fermate il bombardamento su Gaza”

11 maggio 2024 | 16:22
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Palestina, in 200 in piazza: “Fermate il bombardamento su Gaza”

L’assemblea reggiana per la Palestina ha denunciato “l’ipocrisia di una giunta che nonostante sia gemellata con la città palestinese di Beit Jala nulla sta dicendo in queste settimane”

REGGIO EMILIA – Quasi duecento persone ieri sera in piazza Fontanesi si sono ritrovate “per dire no all’ennesima escalation della pulizia etnica promossa dal governo terrorista di Israele: questa settimana sono infatti iniziati i bombardamenti su Rafah dove erano ammassati i 2 milioni di profughi degli ultimi 7 mesi di carneficina israeliana”.

L’assemblea Reggiana per la Palestina (insieme alle altre realtà aderenti – Giovani Palestinesi d’Italia, Donne in Nero, BDS Reggio Emilia, Giovani Musulmani d’Italia, Montagna Antifascista, Cittadini Per Gaza, Extintion Rebellion Reggio Emilia, Fronte del Dissenso Emilia Romagna, Associazione Notti Rosse, Non Una di Meno, FGC, Progetto Comune Rio Saliceto, Lista REagire) ha denunciato “la complicità del governo italiano, delle istituzioni europee e del cosiddetto mondo “democratico occidentale” che si riempie la bocca di diritti ma poi finanzia le bombe e il genocidio a Gaza”.

La piazza ha denunciato anche “l’ipocrisia di una giunta che nonostante sia gemellata con la città palestinese di Beit Jala nulla sta dicendo in queste settimane non solo sulla distesa di macerie che l’esercito israeliano sta lasciandosi dietro nella striscia ma anche sui quotidiani attacchi dei coloni illegali in Cisigiordania e i bombardamenti su città come Jenin o Tulkarem, teoricamente sotto il controllo dell’Autorità Nazionale Palestese”.

Scrivono gli organizzatori: “Dalla piazza è salito un messaggio chiaro: fermare il bombardamento a Gaza e l’occupazione in tutta la Palestina. Boicottare ogni finanziamento, interrompere ogni accordo e complicità con lo stato terrorista e criminale di Israele che, lo ricordiamo, è oggi alla sbarra all’Aja per genocidio e crimini contro l’umanità. La storia di Reggio Emilia ci ha insegnato che davanti all’occupazione e alla violenza criminale non ci si volta dall’altra parte: si resiste. Stay Human”.