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Polo della Moda, la Cisl promuove l’operazione

11 maggio 2024 | 16:32
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Polo della Moda, la Cisl promuove l’operazione

Il sindacato: “Oggi si porta nuova vita e nuovo lavoro dove le cose non funzionavano più, applicando peraltro un concetto di riuso del territorio”

REGGIO EMILIA – “L’investimento di Max Mara sulle ex Fiere di Reggio rappresenta l’applicazione di quella ‘sussidiarietà’ alla quale Cisl crede fermamente e che significa mettere insieme pubblico e privato per realizzare un obiettivo importante. In questo caso parliamo della rigenerazione di un quadrante urbanistico divenuto problematico. Oggi si porta nuova vita e nuovo lavoro dove le cose non funzionavano più, applicando peraltro un concetto di riuso del territorio”.

Così la segreteria di Cisl Emilia Centrale commenta l’operazione del Polo della Moda che prenderà vita nell’Area Nord di Reggio, grazie all’investimento di 100 milioni di euro e la concentrazione di un centro direzionale con uffici, servizi, show rooms e due magazzini per la logistica del brand.

Proprio sull’aspetto logistico interviene Gaetano Capozza, segretario reggiano di Fit Cisl, la categoria che segue il settore.

“Siamo un sindacato responsabile, che non scappa di fronte alla sfida della modernità. Certo, la logistica è un settore problematico perché avvelenato da contratti che altro non sono che forme di sfruttamento delle persone. Quello che occorre in questo settore è un vero cambiamento e, da quello che fin qui abbiamo potuto apprendere, l’investimento Max Mara permette a Reggio Emilia di diventare un player importante per l’avanzamento della qualità logistica e della sostenibilità per chi ci lavora”.

“Sì, questo settore può rappresentare una vocazione per Reggio e la sua comunità produttiva, fortemente collegata all’export e al rapporto con i mercati internazionali – prosegue Capozza –. Crediamo che il Comune di Reggio Emilia, a maggior ragione ora, abbia il diritto e il dovere di promuovere, attraverso la Provincia, un grande cantiere di progettazione per la logistica di qualità, con una visione a 360° su tutto il territorio, proprio come ha fatto la Città Metropolitana di Bologna con la Carta etica della logistica. Una sfida importante per la quale Fit Cisl c’è e ci sarà, a condizione che il Comune capoluogo scenda in campo con tutto il suo peso coinvolgendo le parti sociali”.