Nazia Shaheen, condannata all’ergastolo insieme al marito per l’omicidio della figlia, è stata trovata in un villaggio ai confini con il Kashmir
REGGIO EMILIA – Importante svolta nel caso dell’omicidio di Saman Abbas. Nazia Shaheen, la madre della giovane, è stata arrestata in Pakistan. Condannata all’ergastolo dalla Corte d’assise di Reggio Emilia per l’omicidio della figlia, la donna è stata trovata in un villaggio ai confini con il Kashmir. L’arresto è avvenuto grazie alla collaborazione tra Interpol e la Polizia Federale pachistana.
Nazia Shaheen era latitante dal 1° maggio 2021, quando, insieme al marito Shabbar Abbas, era tornata in Pakistan dopo l’omicidio della figlia. Su di lei pendeva un mandato di cattura internazionale. L’arresto è stato possibile grazie a una lunga e complessa attività investigativa internazionale.
Il 19 dicembre 2023, il processo di primo grado per l’omicidio di Saman Abbas si è concluso con una sentenza che ha disposto l’ergastolo per entrambi i genitori e una condanna a 14 anni per lo zio Danish Hasnain. I cugini della vittima sono stati assolti. Durante il processo, i giudici Cristina Beretti e Michela Caputo hanno ipotizzato che la madre potrebbe aver partecipato attivamente all’omicidio, aiutando o agendo insieme allo zio Danish.
Si attende ora l’esito dell’udienza di convalida dell’arresto al termine della quale partirà la procedura di estradizione. Se l’avvocato farà opposizione la procedura potrebbe essere più lunga, ma essendo coimputata non dovrebbero esserci i presupposti per l’opposizione.