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Sanità, la Cgil: “Ferie estive aggravano carenza organici”

31 maggio 2024 | 15:58
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Sanità, la Cgil: “Ferie estive aggravano carenza organici”

In totale, tra medici e infermieri, mancherebbero in provincia un centinaio di camici bianchi

REGGIO EMILIA – “Con l’arrivo delle ferie estive si evidenzia ancora una volta la mancanza di professionisti in tutti ruoli del sistema sanitario”. La denuncia arriva dalla Funzione pubblica Cgil di Reggio Emilia dopo che nell’ultimo incontro tra Ausl e organizzazioni sindacali è emerso come, nonostante la ricerca di personale sia partita già dai primi di aprile, “il rischio ora sia quello di trovarsi con un pugno di mosche”.

In totale, tra medici e infermieri, mancherebbero in provincia un centinaio di camici bianchi ma le situazioni, spiega il sindacato, sono variegate. “Parecchi accettano e poi, ottenendo proposte migliori, rifiutano. Altri cercano destinazioni più favorevoli, altri, per necessità logistiche o familiari, non sono messi nelle condizioni di accettare un’assegnazione a sorpresa da Guastalla a Castelnovo Monti”.

Infine “ad altri non viene concesso il tempo di dare il periodo di preavviso ed effettuare le ferie nell’attuale posto di lavoro e questo accade non solo per assunzioni a tempo determinato ma anche per contratti a tempo indeterminato”. I presidi sanitari più colpiti dalla carenza di organico, sono gli ospedali di Castelnovo Monti e Guastalla, ma anche l’area della Salute mentale e lo stesso ospedale Santa Maria Nuova manifestano delle difficoltà.

“Ad oggi le proposte a garanzia della fruizione delle ferie, in caso non si trovassero i professionisti, riguardano la possibile rimodulazione dei turni o i rientri a copertura delle assenze programmate”, spiega ancora la Fp Cgil. Ma “dal nostro punto di vista non sono queste le soluzioni auspicabili, è necessario invece continuare con la ricerca del personale per garantire l’effettiva fruizione delle ferie estive maturate dai dipendenti”.

Continua il sindacato: “Consapevoli delle difficoltà di arruolamento da tempo chiediamo all’Ausl di modificare alcune modalità ormai strutturali come: spostamento dei professionisti da un distretto all’altro, negazione di part-time o flessibilità oraria per la gestione di figli, anziani o congiunti con la 104 e negazione di aspettative o di mobilità interne che portano il personale formato e stabile al licenziamento”. Fattori che evidenziano i funzionari della Fp Gaetano Merlino e Luana Congiu portano quindi ancora una volta “ad una situazione emergenziale e straordinaria”.

Nonostante questo “da parte nostra saremo al fianco dei lavoratori, per garantire la fruizione dei periodi di ferie già concordati dal mese di aprile”. Perché “riteniamo che si tratti di un diritto sacrosanto per tutti i lavoratori, compresi quelli dell’Ausl che da anni sono sottoposti a carichi di lavoro e ad un impegno notevole in un ambito fondamentale come quello della sanità”, concludono i sindacalisti.