Aipo, l’accusa: “Corrotti con denaro, culatello e champagne”

REGGIO EMILIA – Denaro, culatello e champagne che sarebbero stati utilizzati per corrompere i vertici dell’Aipo al fine di ottenere lavori sull’asta del Po. E’ quello che emerge nell’indagine della Guardia di finanza di Parmache riguarda Aipo, l’Agenzia Interregionale per il fiume Po, nei territori di Cremona, Mantova, Parma e Modena.

L’indagine della procura di Parma ha portato un imprenditore reggiano di Poviglio, Paolo Ubaldi, agli arresti domiciliari per corruzione, mentre sono indagati il direttore dell’Aipo Meuccio Berselli, per corruzione e peculato, Fernando Altobello, funzionario Aipo in servizio nella sede di Cremona per corruzione e un’impiegata amministrativa, sempre per corruzione.

Secondo gli inquirenti “il primo rapporto corruttivo riguarda i rapporti tra il direttore Aipo Meuccio Berselli e Paolo Ubaldi l’imprenditore di Poviglio che ora si trova agli arresti domiciliari. In particolare gli accertamenti hanno consentito di documentare quattro incontri tra il direttore pro tempore di Aipo e l’imprenditore”.

Scrivono gli inquirenti: “Questi appuntamenti venivano concordati telefonicamente utilizzando una formula convenzionale individuata nell’invito a “prendere un caffè”, terminologia che l’imprenditore utilizzava anche con la dipendente amministrativa, indagata per concorso in corruzione, per aver curato l’approvvigionamento di denaro che sarebbe stato consegnato al pubblico ufficiale”.

I riscontri eseguiti dai finanzieri – mediante servizi di osservazione ed intercettazione audio e video – hanno permesso di rilevare come nel corso degli appuntamenti non sarebbe mai stato consumato alcun caffè, perché gli incontri tra i due indagati sarebbero avvenuti sistematicamente all’interno dell’auto dell’imprenditore, per pochi minuti, sempre nelle adiacenze esterne alla sede di Parma di Aipo.

Secondo l’accusa, nei quattro incontri l’imprenditore che ora è agli arresti domiciliari avrebbe consegnato al direttore di Aipo denaro (per i seguenti importi: 3.500 euro il primo settembre 2022, 3.500 euro il 21 settembre 2022 e 3.000 euro il 16 gennaio 2023 e un culatello il 22 dicembre 2022, comportamenti che il Gip ha qualificato come ipotesi di reato di corruzione.

Secondo le Fiamme Gialle sono diversi i lavori che sarebbero stati affidati da Aipo alla società Moteco di Ubaldi, in relazione ai quali sarebbero state elargite le dazioni. Lavori di adeguamento della chiavica di foce Riglio nei comuni di Spinadesco (CR) e Cremona aggiudicata nel luglio 2021 per 1 milione 78mila euro ad un’Ati (Associazione temporanea di imprese) rappresentata dall’imprenditore indagato.

Un accordo quadro triennale 2022-2024 per la manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua di competenza di Cremona – Fiume Po, aggiudicata nel giugno 2022 per 781mila euro ad un’ATI (Associazione Temporanea di Imprese) rappresentata dall’imprenditore indagato. Lavori di somma urgenza a Concordia sulla Secchia (MO) con affidamento diretto nel settembre 2022 per 200mila euro alla società rappresentata dall’imprenditore indagato.

Lavori di adeguamento in quota della sagoma dell’arginatura maestra del Fiume Po nei Comuni di Serravalle a Po (MN) ed Ostiglia (MN), aggiudicati nel gennaio 2023 per 3 milioni e 68mila euro ad un’Ati composta anche dalla società rappresentata dall’imprenditore indagato.

Scrivono gli inquirenti: “In relazione all’aggiudicazione di questi lavori, l’ipotesi accusatoria formulata verte sull’azione di influenza che il direttore pro tempore avrebbe esercitato, pilotando la scelta dell’impresa aggiudicataria a favore della società dell’indagato, in assenza di motivazioni diverse dalla realizzazione del solo interesse del privato oppure, in un caso, influenzando la scelta del Presidente di Commissione della gara pubblica, nominato tra le figure interne all’Agenzia pur trattandosi di un appalto di importo superiore a 1 milione di euro, in violazione delle disposizioni del vigente codice degli appalti e manipolando il criterio previsto di rotazione degli incarichi”.

Un secondo episodio corruttivo è ipotizzato a carico di Fernando Altobello, funzionario Aipo in servizio nella sede di Cremona e di Ubaldi. In dettaglio, stando alla ricostruzione investigativa, l’imprenditore, nell’ottobre 2022, avrebbe consegnato la somma di denaro pari a 3.000 euro al funzionario pubblico in relazione all’esercizio delle funzioni di Rup (Responsabile unico procedimento) e direttore dei lavori all’Aipo Cremona con riferimento al servizio denominato “Accordo quadro triennale 2022-2024 per la manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua e OO.II. di competenza del PTI01 di Cremona- Fiume Po”. In questa occasione, alla consegna del denaro avrebbe partecipato anche una dipendente amministrativa dell’imprenditore che è indagata per concorso nel reato di corruzione.

Il terzo episodio corruttivo riguarda la dazione di una cassa di champagne (sei bottiglie) del valore commerciale di 1.410 euro ceduta il 1° dicembre 2022 da un altro imprenditore edile parmigiano a Meuccio Berselli, direttore pro tempore di Aipo a fronte dell’avvenuta assegnazione alla sua società dei lavori di somma urgenza per la frana sulla sponda del fiume Enza in località Coenzo nel Comune di Sorbolo Mezzani (PR).

Infine, un’ulteriore contestazione è formulata nei confronti di Berselli per l’ipotesi di peculato perché, mediante l’utilizzo di strumenti di tracciamento GPS nonché di attività di pedinamento e riscontro documentale, è stato possibile ipotizzare, sia durante il periodo in cui era segretario dell’Autorità Distrettuale del Bacino del Fiume Po (ADBPo) sia quando era direttore dell’Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPO), un utilizzo in modo continuativo e sistematico di auto di servizio per fini esclusivamente personali, per un totale di 159 viaggi nel solo periodo aprile-luglio 2022.