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Angeli e Demoni, scintille fra magistrati e avvocati

18 giugno 2024 | 08:48
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Angeli e Demoni, scintille fra magistrati e avvocati

L’associazione magistrati stigmatizza gli attacchi dei legali al pm Valentina Salvi

REGGIO EMILIA – Anche se più defilato e lontano dai riflettori, nel processo “Angeli e Demoni” di Reggio Emilia continuano a volare scintille. E l’ultima querelle registrata in aula chiama in causa l’Associazione magistrati dell’Emilia-Romagna, che interviene oggi a censurare gli attacchi della Camera penale reggiana al pubblico ministero Valentina Salvi. Tutto è partito dal fatto che il magistrato, in una delle scorse udienze, ha depositato un certificato medico con cui annunciava il legittimo impedimento di una testimone.

L’avvocato Luca Bauccio, difensore della psicoterapeuta Nadia Bolognini (moglie di Claudio Foti, assolto in appello), ha però obiettato che non era presente alcuna diagnosi della malattia, parlando quindi di “una diagnosi senza diagnosi”. Parole che hanno provocato la reazione di Salvi, la quale ha annunciato di voler procedere nei confronti del legale.

La Camera penale di Reggio, presieduta da Luigi Scarcella, ha stigmatizzato il comportamento della sostituta procuratrice, bollandolo come “un’azione in grado di compromettere, condizionare, mettere in pericolo, la libertà del difensore di esercitare- come meglio ritiene- il diritto di difesa costituzionalmente garantito”.

Altrettanto dura, però, la posizione dell’associazione magistrati: “Non è accettabile che dall’esterno si cerchi di trasformare il dibattimento in un processo al Pubblico ministero, Valentina Salvi, con un comunicato che la elegge a bersaglio”, si legge in una nota. “Interveniamo esclusivamente per chiedere rispetto per il processo e per la corretta e serena dialettica processuale che sola potrà consentire l’accertamento dei fatti e il giusto processo”, aggiungono dalla Giunta regionale dell’Anm.