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Compensi avvocati civici, la spunta Santo Gnoni

19 giugno 2024 | 16:30
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Compensi avvocati civici, la spunta Santo Gnoni

Il Comune impugna la sentenza del Tar, ma il Consiglio di Stato respinge l’appello

REGGIO EMILIA – La sesta sezione del Consiglio di Stato, confermando la sentenza di primo grado emessa dal Tar di Parma, ha archiviato la causa tra il Comune di Reggio Emilia e Santo Gnoni, ex capo del servizio legale di piazza Prampolini, oggi in pensione e condannato nel processo sugli appalti dell’ente.

Oggetto del contendere era il regolamento comunale sui compensi spettanti ai legali dell’avvocatura comunale, che Gnoni aveva impugnato. In seguito ad una relazione della ragioneria generale che aveva evidenziato una serie di non conformità del regolamento in vigore rispetto alla normativa primaria, il Comune aveva quindi modificato il regolamento. Ma le modifiche apportate non avevano di nuovo soddisfatto Gnoni che aveva instaurato un nuovo giudizio al Tar e visto accolto il suo ricorso.

Nello specifico i giudici avevano stabilito che “il trattamento economico spettante al pubblico dipendente, compresi gli avvocati, deve essere definito in sede di contrattazione, dovendosi pertanto ritenere illegittima una compressione delle competenze economiche del personale delle avvocature pubbliche ad opera di fonti di rango regolamentare”.

Inoltre il Tar aveva accolto la tesi per cui “la ripartizione delle somme recuperate operi in presenza di ogni sentenza favorevole”, intendendo per questa “qualsiasi atto che definisca un giudizio arrecando un vantaggio all’amministrazione, indipendentemente dal fatto che si tratti di una sentenza che definisce il giudizio su una questione di rito o sul merito della causa, o che si tratti di un atto o provvedimento di natura stragiudiziale”.

Il Comune di Reggio ha impugnato la sentenza davanti al Consiglio di Stato avendo come controparti, oltre allo stesso Gnoni, anche il ministero dell’Economia e l’Unione nazionale avvocati enti pubblici (Unaep). La causa è stata trattata lo scorso 8 maggio e, nel verdetto pubblicato oggi, il ricorso del Comune è stato respinto a fronte di un complesso ragionamento fatto in punta di diritto. Spese di lite compensate.