Politica

Il Pd è il vero vincitore delle elezioni a Reggio Emilia

11 giugno 2024 | 10:18
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Il Pd è il vero vincitore delle elezioni a Reggio Emilia

Prende il 40%, porta a casa 27 sindaci e fa vincere Massari con il 56%. Male il M5S, Sic, Azione e Uniti per Reggio Emilia. Tarquini fa meglio di Salati, ma non sfonda al centro

REGGIO EMILIA – Il Pd è il vero vincitore delle ultime amministrative a Reggio Emilia e provincia. Il partito guidato da Massimo Gazza ha portato a casa 17 consiglieri su 32 in sala del Tricolore e, con il suo 39,1% a livello cittadino, ha trainato Massari verso la vittoria al primo turno conquistata con il 56,05%. Larga anche la vittoria in provincia: i Dem sono sopra al 40% in 19 Comuni reggiani e portano a casa 27 sindaci su 31. Perdono solo a Carpineti, Gattatico, Cadelbosco Sopra e Casalgrande.

Ma non c’è solo la forza dei numeri. Occorre dire che c’è stata anche strategia. Fin dalla scorsa estate, in particolare durante un dibattito alla Festa Dem al Campovolo, il Pd ha tessuto un dialogo con tutte le forze del campo largo, da Azione ai centri sociali di Sic ed è riuscito a portare dentro anche i Cinque stelle. Una strategia che ha permesso una vittoria molto larga, senza tuttavia dover fare necessariamente i conti con una maggioranza troppo eterogenea dato che il Pd, in sala del Tricolore, con 17 consiglieri, ha i numeri per governare da solo.

Non è detto che si arrivi a tanto, ma se qualcuno degli alleati alzerà la testa, sicuramente i Dem faranno presente i rapporti di forza dato che, oltretutto, Azione, Sic e Uniti per Reggio Emilia non hanno ottenuto nemmeno un consigliere.

Analizzando il voto dentro alla coalizione di centrosinistra, il Pd, con il suo 39,41%, migliora il 38,68% di cinque anni fa. Risultato notevole, considerando tutto quello che è successo in questi anni. I Verdi avevano il 3,04% e ora sono al 3,32 con l’iniezione di Possibile. Stabili, si può dire. Brutto risultato del M5S, con il 4,22%, che, pur essendo il secondo partito della coalizione, cinque anni fa aveva ottenuto il 14,55%. I pentastellati pagano le divisioni interne e il fatto che il loro elettorato non ha gradito l’alleanza con i Dem.

Buono il risultato della lista Marco Massari sindaco che ottiene un consigliere con il 3,83%. Deludente, infine, il risultato di Sic (2,31%), Azione (1,83%) e Uniti per Reggio Emilia (1,72%), formato da Italia viva, +Europa e Psi, che non portano a casa nemmeno un consigliere.

Il centrodestra, invece, incassa l’ennesima sconfitta elettorale, pur avendo messo in campo un buon candidato. Giovanni Tarquini si ferma al 33,21%, un risultato di cinque punti migliore rispetto al 28,22% che ottenne Roberto Salati cinque anni fa. Vero che Salati andò al ballottaggio con Vecchi, ma è anche vero che Vecchi non aveva dalla sua parte il campo largo di Massari e aveva contro un M5S che prese quasi 15 punti percentuali.

Tarquini, analizzando i dati, è evidente che non è riuscito a sfondare al centro e, piuttosto, con la sua lista, ha cannibalizzato il centrodestra. Inoltre paga colpe non sue e principalmente il fatto che il centrodestra reggiano sembra risvegliarsi solo verso elezioni per poi assopirsi durante i restanti cinque anni in cui, a parte rare eccezioni, si fa sentire poco in consiglio comunale e, soprattutto, sembra assente nel lavoro nei quartieri e nelle frazioni cittadine.

Analizzando il voto dentro al centrodestra si nota l’exploit di Fdi che con il suo 15,36% fa decisamente meglio del 3,09% di cinque anni fa, ma decisamente peggio del 21,66% ottenuto alle Europee nel capoluogo. Il risultato, probabilmente, lo si può spiegare con l’ottimo risultato della lista civica Giovanni Tarquini sindaco che, con il suo 8,82%, porta a casa due consiglieri e diventa la civica che ha ottenuto il miglior risultato nella storia di Reggio Emilia. Forza Italia ottiene un 4,47% ed elegge un consigliere e, sostanzialmente, tiene rispetto a cinque anni fa. Crolla invece la Lega che passa dal 21,27% di cinque anni fa al 4,01 attuale.

Mastica amaro, invece, Coalizione civica che era data intorno al 10% nei sondaggi e ottiene solo, si fa per dire, un 6,41% portando in Sala del Tricolore due consiglieri. Viene superata, come civica, anche dalla lista di Tarquini.