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Modena, operaio sfruttato ottiene il permesso di soggiorno

26 giugno 2024 | 14:15
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Modena, operaio sfruttato ottiene il permesso di soggiorno

Un muratore 30enne marocchino era pagato un euro l’ora: ha sporto denuncia grazie alla Fillea Cgil di Modena

MODENA – Un euro per ogni ora lavorata. Era la paga di G.A, un 30enne operaio edile marocchino. Adesso, grazie al sostegno della Fillea-Cgil di Modena e del Centro lavoratori stranieri, è riuscito a denunciare tutto e ha ottenuto un permesso di soggiorno per “grave sfruttamento lavorativo”, di un anno. Arriva dalla provincia emiliana una storia che ‘sa di buono’, segnala il sindacato, “a pochi giorni” dalla vicenda di Satnam Singh, il bracciante morto a Latina.

A Modena tutto è cominciato a inizio gennaio, quando il lavoratore 30enne ha chiamato il sindacato lamentando “differenze retributive”. L’operaio, completamente irregolare, è colpito da un un grave infortunio sul lavoro: il 10 febbraio, grazie all’aiuto della funzionaria della Fillea di Modena Souad Elkaddani, di lingua araba, e dall’avvocata Elisabetta Vandelli, del Centro lavoratori stranieri, presenta querela. La denuncia è per “grave sfruttamento nel cantiere edile” di Castelfranco Emilia.

L’operaio dimostra la precisa volontà di cooperare, denunciando quanto accaduto. A questo punto sia la denuncia per sfruttamento sia quella per omissione di registrazione Inail e Inps, inviate a Procura e Ispettorato del lavoro, determinano da parte della pm Paola Campilongo “una decisione davvero importante: il 30enne marocchino ottiene il permesso di soggiorno per grave condizione di sfruttamento lavorativo della durata di un anno rinnovabile”, precisa il sindacato nel suo report. In sostanza, si tratta del primo caso riconosciuto a Modena di sfruttamento lavorativo, “grazie alla collaborazione attiva dell’operaio”.