
Il ministro: “Non abbiamo bisogno degli inviti offensivi, strumentali e denigratori della Cgil per difendere la Costituzione”. Sesena: “Aspettiamo con ansia gli interventi”
REGGIO EMILIA – “Relativamente al caso del docente di Reggio Emilia che avrebbe definito la Resistenza una invenzione storica, non abbiamo bisogno degli inviti offensivi, strumentali e denigratori della Cgil per intervenire a difesa della verità storica e della Costituzione repubblicana”.
Interviene così il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, con un post su X per replicare alla Cgil di Reggio Emilia relativamente alla vicenda della docente di lettere del liceo Moroche avrebbe consegnato ai propri studenti di quinta materiale didattico in cui si sarebbe definita la Resistenza “un’invenzione storica” e “ingannevoli” gli obiettivi dell’Agenda 2030 per il clima.
Una replica alla Cgil che era intervenuta scrivendo che “ogni giorno si verificano tentativi di riscrittura della storia da parte di una ben chiara parte politica, attualmente al Governo. Qualcuno sostiene che il fascismo non esista più ma la mentalità fascista, invece, appare evidentemente ancora ben radicata anche in ambiti impensabili come quelli rappresentati dalla scuola dove, apprendiamo da questo episodio, complice un clima favorevole, chi fino a poco tempo fa non avrebbe avuto l’ardire di professare revisionismi pseudofascisti oggi non ha più timore”.
A stretto giro di posta è arrivata la replica del segretario della Cgil, Cristian Sesena, che su Facebook ha replicato così a Valditara: “Aspettiamo con ansia gli interventi promessi a difesa della Costituzione Repubblicana. Non possiamo però non notare come il nostro ministro della istruzione continui ad avere vistosi problemi nella costruzione della frase. A ” Costituzione Repubblicana” mancano: “antifascista” e “nata dalla Resistenza”. Le uniche offese che vedo sono quelle verso l’intelligenza delle persone, degli studenti e degli insegnanti, ma, con buona pace di chi scambia la libertà di parola con la libertà di dire ogni sorta di stupidaggine, caro Valditara noi continuiamo a resistere”.
Intanto il preside del liceo Moro, Daniele Cenini, fa sapere che sono in corso approfondimenti sull’accaduto e che, se emergeranno conferme sull’operato dell’insegnante, saranno presi i provvedimenti dovuti.