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Villa Minozzo, padre e figlio accusati di omicidio volontario

29 giugno 2024 | 09:46
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Villa Minozzo, padre e figlio accusati di omicidio volontario

Emore e Cristian Chesi, di 66 e 47 anni, dovranno rispondere della morte di Stefano Daveti

VILLA MINOZZO (Reggio Emilia) – Emore e Cristian Chesi, padre e figlio, di 66 e 47 anni sono accusati di omicidio volontario in concorso per la morte di Stefano Stefano Daveti, 63 anni, originario di La Spezia. L’uomo, che era residente da una decina di anni nell’Appennino reggiano, è deceduto lunedì sera all’ospedale Maggiore di Parma dopo tre giorni di agonia dopo un’aggressionesubita nella sua abitazione a Morsiano di Villa Minozzo.

Gli accertamenti continuano sotto la guida del pubblico ministero Maria Rita Pantani, che ha disposto l’autopsia sul corpo del 63enne, che si terrà martedì al Policlinico di Modena.

I carabinieri, che stanno raccogliendo testimonianze, hanno interrogato il fratello della vittima, Renzo, e l’ex moglie, Rosamaria. Hanno anche sequestrato una spranga e un paio di guanti, strumenti presumibilmente utilizzati nell’aggressione. Le prime risultanze indicano che Daveti è stato colpito a sprangate, motivo per cui l’ipotesi iniziale di lesioni gravissime è stata modificata in omicidio volontario dopo il decesso.

Secondo una prima ricostruzione, venerdì sera scorso, Daveti avrebbe avuto una discussione con Emore Chesi, che stava tagliando l’erba. Durante la lite, Chesi si sarebbe aggrappato alla ringhiera del cancello di Daveti, che poi avrebbe ceduto cadendo sul pensionato. Daveti sarebbe quindi salito sul cancello. Cristian Chesi, vedendo la scena, avrebbe preso una spranga metallica e sarebbe entrato in casa di Daveti, colpendolo ripetutamente mentre era in camera da letto.

Daveti, che soffriva da tempo di problemi psichici, era seguito dai servizi sociali e pare che avesse avuto diverse liti con i vicini.