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Casa protetta “I Girasoli”, di nuovo un tentato furto

29 luglio 2024 | 17:35
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Casa protetta “I Girasoli”, di nuovo un tentato furto

Il raid è stato sventato, grazie all’intervento del personale e della vigilanza privata che, dalla scorsa settimana, è in servizio tutta la notte

REGGIO EMILIA – Secondo furto, questa volta tentato, in pochi giorni, nella casa protetta “I Girasoli” di via Zambonini. Il raid è stato sventato, grazie all’intervento del personale e della vigilanza privata che, dalla scorsa settimana, è in servizio tutta la notte. Inoltre, due diverse segnalazioni dei cittadini, questa mattina, hanno permesso di recuperare i televisori e il furgone di Asp rubati tra il 24 e il 25 luglio scorso.
Uno degli operatori in servizio ha raccontato così quanto è accaduto: “Siamo tanto spaventati e questa situazione ci sta mettendo a dura prova. Intorno alla mezzanotte alcuni di noi hanno sentito un boato al secondo piano. Un rumore fortissimo udito anche dalla guardia giurata che stava sorvegliando il piano di sotto. Siamo subito arrivati al piano e uno degli anziani ospiti era certo di aver colto, poco prima, la voce di un uomo fuori dalla sua stanza. Restare calmi non è stato facile, ma non ci siamo tirati indietro. La guardia è scesa subito per un controllo nel seminterrato, sentendo dei passi poco distanti ma chi era lì è stato svelto a dileguarsi. Immediata la chiamata alle forze dell’ordine, la Polizia è arrivata in poco tempo e ha controllato tutta la struttura, all’interno e all’esterno, senza trovare nulla”.
girasoli

Jukka Reverberi (Fp Cgil Reggio Emilia) e Antonio Musella (Cisl Fp Emilia Centrale) hanno incontrato oggi la presidente di Asp Mariella Martini e commentano così l’incontro appena avuto: “Il personale ha paura e ci testimonia tutto il suo spavento. E’ importante agire per la sicurezza e farlo velocemente. Non solo ai Girasoli ma in tutte le sette case protette e i cinque centri diurni che fanno parte di Asp ‘Città delle Persone. La dirigenza dell’Azienda ha accettato di costruire insieme ai sindacati un protocollo con le misure di sicurezza, indicando i tempi di attuazione degli interventi, a cominciare da un progetto capillare di video sorveglianza”.

E aggiungono: “C’è la piena disponibilità ad un percorso informativo con il gruppo dei familiari degli anziani. Abbiamo tutti un obiettivo comune ed è quello della sicurezza. Per chi lavora, per chi è ospite, per chi affida ad Asp i propri cari. Il problema sicurezza c’è, ma ora si sta affrontando nell’unico modo possibile: insieme”.