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Filcams: “Vertenza Lidl ancora in stallo”

5 luglio 2024 | 12:25
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Filcams: “Vertenza Lidl ancora in stallo”

Il sindacato di categoria della Cgil: “Sulla chiusura posticipata del punto vendita di via Piccard l’azienda non decide”

REGGIO EMILIA – Dopo un anno è più aperta che mai la vertenza accesa dalla Filcams-Cgil di Reggio Emilia in Lidl, motivata dalla decisione del colosso della grande distribuzione di posticipare la chiusura del punto vendita di via Piccard dalle 21 alle 21.30.

Un provvedimento che per il sindacato ha comportato un aggravamento delle condizioni lavorative “via via peggiorate a causa di una strutturale mancanza di personale” e che nel 2023 ha portato a tre scioperi: l’1 e il 17 luglio e il 23 novembre.

Tuttavia ad oggi, spiega il funzionario della Filcams Francesco Putortì, “nonostante le mobilitazioni nessun passo avanti è stato concretamente fatto e l’azienda, smentendo anche un suo stesso comunicato, dove parlava dello slittamento dell’orario di lavoro come di soluzione temporanea, ha reso strutturale la chiusura”.

Continua Putortì: “Nell’ultimo incontro sindacale, a fronte della nostra reiterata richiesta di prolungare l’orario solamente per il periodo estivo, l’azienda ha, ancora una volta, rifiutato qualsiasi confronto in merito sostenendo di non essere ancora in grado di valutare la possibilità di rendere la chiusura delle 21.30 solo temporanea”.

Insomma, continua il sindacalista, “una posizione inconcludente che non possiamo accettare e che ci porta a continuare a mobilitarci perché negli altri periodi dell’anno la chiusura torni ad essere alle ore 21:00”.

La Filcams segnala inoltre che “nonostante il basso indice di vendite durante la mezz’ora aggiunta all’orario di chiusura si continua a voler chiudere alle 21,30 in ogni periodo dell’anno per essere presenti sul mercato per il maggior numero di ore possibili”. Ma “le lavoratrici e i lavoratori hanno intenzione di continuare la vertenza, perché in gioco non vi è solo la conciliazione dei tempi di vita e lavoro ma anche la dignità delle persone che per vivere hanno bisogno di lavorare e che rifiutano di essere considerate come dei semplici numeri”.

I dipendenti Lidl, dice il segretario provinciale della Filcams Alessandro Gabbi, “crediamo siano di esempio per gli altri del settore della grande distribuzione organizzata che sta emergendo proprio come uno dei settori più stressanti e mal pagati”. Un comparto, evidenzia ancora Gabbi “in cui si fa fatica a trovare personale date le condizioni offerte con orari sempre più spalmati su 17 ore giornaliere (dalle 5 alle 23) per avere aperture al pubblico dalle 8.30 alle 21.30, sette giorni su sette”.