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Fit Village: “In via Mazzacurati non siamo abusivi”

4 luglio 2024 | 18:29
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Fit Village: “In via Mazzacurati non siamo abusivi”

L’amministratrice unica Campanini: “Locali concessi fino a dicembre e intendiamo restare”

REGGIO EMILIA – La società “Play games” che gestisce la palestra “Fit Village” di Reggio Emilia, non sta occupando abusivamente i locali di via Mazzacurati divenuti di proprietà del Comune nel 2022. E la concessione che autorizza il loro utilizzo non sarebbe scaduta il 30 giugno scorso come afferma l’amministrazione comunale, ma sarebbe stata prorogata fino al prossimo 31 dicembre. Data entro cui la società ha intenzione di presentare un progetto per proseguire un’attività iniziata nel 1991.

Lo fa sapere Cristina Campanini, amministratrice unica del “Fit Village”, rassicurando così i clienti e i dipendenti della struttura allarmati dall’eventuale sgombero ventilato dagli uffici comunali. Riportando elementi che lei stessa ammette essere “oggetto da tempo di contradditorio” con piazza Prampolini, Campanini sottolinea: “Fit Village può usufruire dei locali di via Mazzacurati a ragione di proroga legale fino al 31 dicembre 2024”.

Nel frattempo, aggiunge l’imprenditrice, “avrà la possibilità di presentare al Comune un progetto riguardante la struttura in cui opera da 30 anni per il mantenimento qualificato dell’attività in essa”. Con riferimento alla diffusione delle notizie sulla situazione dell’impianto sportivo Campanini parla poi di una “spregiudicata campagna anticoncorrenziale ai suoi danni”, precisando però che se questa “non avrà effetti esiziali, Fit Village ha intento di concorrere al bando che sarà emesso dal Comune per una nuova concessione dell’immobilie di via Mazzacurati”.

L’amministratrice ricorda inoltre che la palestra “assicura da decenni la cura, la manutenzione, la crescita, la vitalità e l’avviamento di un centro sportivo importante, svolgendo una funzione sociale in un quartiere industriale marginale alla città, presidiando un territorio altrimenti lasciato ai soli esercizi produttivi per i quali ha peraltro sempre rappresentato uno strumento di welfare aziendale”.

Campanini lancia quindi un messaggio al Comune e al neo assessore allo Sport Stefania Bondavalli, evidenziando infine che “la chiusura della struttura, oltre a far cessare i non pochi rapporti di lavoro in corso e le relazioni con l’indotto, tradirebbe un meritevole impegno che, al contrario, andrebbe sostenuto e rispettato”.

Di diverso avviso il Comune che, in una determina dei dirigenti emessa martedì scorso prefigura “un’ipotesi di occupazione sine titulo dei cespiti di proprietà comunale”. E dunque “vista la mancanza del rilascio spontaneo del plesso in oggetto, si provvederà ad inviare ordine di rilascio dei locali nei termini che saranno ivi indicati”, si legge ancora nell’atto. Se anche dopo questo passaggio il concessionario non riconsegnerà le chiavi all’amministrazione, “quest’ultima provvederà all’esecuzione coattiva dello sgombero per il tramite della forza pubblica”. Infine il Comune chiederà “il pagamento del canone per occupazione sine titulo fino alla data di effettiva consegna dei locali”. (Fonte Dire)