
L’azienda, specializzata in componentistica e infrastrutture energetiche, va verso il secondo aumento di capitale in due anni
REGGIO EMILIA – Invitalia corre, per la seconda volta, in soccorso di Landi Renzo ma questa volta entra nel capitale societario con un salvagente da 20 milioni di euro. Si tratta del secondo aumento di capitale in due anni per l’azienda di Cavriago specializzata in componentistica e infastrutture energetiche.
Sono in tutto 45 i milioni che vengono messi in campo per puntellare le finanze di Landi Renzo. Per la società è la seconda ricapitalizzazione in due anni dopo quella da 60 milioni del 2022. La novità è che, mentre l’altra volta l’agenzia governativa Invitalia aveva fornito solo un finanziamento da 19,5 milioni, questa volta diventa socio grazie a un aumento riservato tramite il Fondo salvaguardia imprese che, finora, è intervenuto solo in poco meno di 30 aziende in Italia.
Insieme a questo Landi Renzo, assistita da Mediobanca, vuole aprire un nuovo aumento di capitale da 25 milioni, di cui 20 garantiti da Green by definition, veicolo partecipato dai Landi e da Itaca Equity Holding (Tamburi investment partners) che controlla il 60% del gruppo.
In tutto, quindi, un aumento di capitale da 45 milioni che si somma a quello di 60 milioni di due anni fa, portando, in totale, a un aumento di capitale di 105 milioni in due anni. Oltre ad avere presto fondi freschi, Landi Renzo ha ottenuto un’estensione dei termini dei debiti contratti con un pool di banche ( Banco Bpm, Intesa San Paolo, Unicredit). Le operazioni passeranno dal consiglio di amministrazione dell’azienda a luglio per poi essere finalizzate nel quarto trimestre.
I conti di Landi Renzo non brillano: mostrano un fatturato di 306 milioni nel 2022 (la società non ha ancora approvato il bilancio 2023), per due terzi proveniente dall’estero, un ebitda rettificato di 15 milioni e una perdita netta di 14 milioni. In Borsa negli ultimi 12 mesi il titolo ha perso quasi il 50% a fronte di una crescita di circa il 5% dell’indice Star.