
Nel primo semestre del 2024, Iren ha registrato una diminuzione dei ricavi ma un aumento dei margini e dei profitti. La multiutility, sotto la guida del presidente esecutivo Luca Dal Fabbro, ha chiuso i primi sei mesi dell’anno con un utile netto di gruppo attribuibile agli azionisti di 145,2 milioni di euro, in crescita del 2% rispetto ai 143 milioni dello stesso periodo del 2023. Questa leggera crescita è dovuta principalmente all’aumento del tax rate, che lo scorso anno era significativamente inferiore.
I ricavi sono calati del 16,1%, attestandosi a 2,697 miliardi di euro. Questa flessione è stata causata dalla riduzione dei ricavi energetici, influenzati dalla diminuzione dei prezzi delle commodities, che ha inciso per oltre 320 milioni di euro, e dai minori consumi ed effetti climatici, che hanno ridotto i ricavi di circa 48 milioni di euro. Nonostante la diminuzione dei ricavi, la marginalità è migliorata: l’ebitda è aumentato del 4,8%, raggiungendo 635,8 milioni di euro, e l’ebit è cresciuto del 13,1%, arrivando a 280,6 milioni di euro.
Gli investimenti lordi nel periodo sono diminuiti dell’8%, scendendo a 369 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto ha registrato un leggero aumento, passando dai 3,93 miliardi di euro del 31 dicembre 2023 ai 4,013 miliardi di euro del 30 giugno 2024.
Dice Luca Dal Fabbro, presidente esecutivo di Iren: “Una semestrale caratterizzata da indicatori economici tutti in crescita rispetto allo scorso anno. L’Ebitda +5% e l’Utile netto +2% dimostrano che la strada tracciata, e confermata nel recente piano industriale, è quella corretta e consente al Gruppo una continua e solida crescita nel rispetto della sostenibilità finanziaria. Gli importanti risultati economici sono supportati anche da rilevanti traguardi in termini industriali, come l’avvio del nuovo impianto fotovoltaico di Tuscania da 39MW e l’acquisto delle autorizzazioni per la costruzione del primo impianto italiano agrivoltaico avanzato da 49MW a Rovigo, oltre al proseguimento delle attività finalizzate al closing di EGEA. Supportati dai risultati ottenuti nel semestre, confermiamo le indicazioni sulla guidance 2024″.
Aggiunge Moris Ferretti, vicepresidente esecutivo: “In questo primo semestre abbiamo effettuato quasi 650 assunzioni in parte a copertura delle sostituzioni e in parte a supporto della crescita pianificata e finalizzate allo sviluppo aziendale, continuando ad essere un importante realtà lavorativa per i nostri territori. Inoltre, il 71% degli investimenti sostenuti nel periodo sono di natura sostenibile e consentono ad Iren di procedere rapidamente verso il raggiungimento dei target di piano industriale in materia di economia circolare, con il recupero di materia per oltre 560 tonnellate di rifiuti, di transizione energetica, con la nuova capacità rinnovabile, e di tutela della risorsa idrica, con il 71% delle reti idriche distrettualizzate”.