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Massari: “Il 7 luglio è identità di Reggio Emilia”

7 luglio 2024 | 18:22
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Massari: “Il 7 luglio è identità di Reggio Emilia”

La città ha commemorato i martiri del 1960 con una serie d’iniziative: ospite del 64esimo anniversario il deputato Gianni Cuperlo

REGGIO EMILIA – Reggio Emilia ha ricordato i martiri del 1960 (Lauro Farioli, Ovidio Franchi, Emilio Reverberi, Marino Serri e Afro Tondelli), i ragazzi “con le magliette a strisce” uccisi dalla Polizia durante una manifestazione sindacale.

Promosse da Comune, Provincia, Cgil, Cisl e Uil, Anpi, Alpi-Apc, Anppia, Istoreco e Comitato democratico e costituzionale, le celebrazioni sono iniziate con l’omaggio alle tombe dei caduti nel cimitero monumentale seguito, nella piazza a loro intitolata, dalla deposizione di una corona di fiori sul cippo dei martiri e un percorso sulle pietre d’inciampo che segnano i punti esatti in cui caddero e, successivamente,

Generico luglio 2024
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“Noi abbiamo il dovere della memoria: lo dobbiamo ai famigliari dei caduti, ai feriti, alle centinaia di uomini e donne che quel giorno erano in piazza e furono investiti da una violenza inusitata. Ricordiamolo: quel giorno le forze dell’ordine di allora spararono più di cinquecento colpi in questa piazza”, ha esordito il sindaco Massari.

Ed ancora: “E’ una memoria pubblica dunque ed è anche una memoria collettiva dei reggiani: io stesso ho partecipato tante volte a queste celebrazioni: come figlio di un partigiano, anche lui in piazza il 7 luglio 1960, come cittadino e giovane militante politico, come padre quando ho accompagnato i miei figli. Possiamo dirlo: il 7 luglio è identità di Reggio Emilia. Il nome della città è indissolubilmente legato a quello dei Martiri del 7 luglio, com’è legato al primo Tricolore e al nome dei Fratelli Cervi”.