Migranti, il Comune: “Così combattiamo lo sfruttamento”

REGGIO EMILIA – Il Comune di Reggio Emilia, sta lavorando su progetti per il contrasto ai fenomeni di sfruttamento lavorativo dei migranti (lavoro irregolare, lavoro sommerso, caporalato), favorendone l’emersione e tutelando le vittime anche con appositi servizi legali e di accompagnamento all’autonomia. L’ente è inoltre attivo sul fronte della tutela delle vittime di tratta e dello sfruttamento sessuale, nel contrasto alle forme di discriminazione e nella presa in carico delle fragilità.

E’ quanto emerso dall’incontro che si è svolto ieri in Prefettura per aggiornare il “piano territoriale degli interventi per la gestione del fenomeno migratorio”, redatto a giugno 2023, che raccoglie le principali esigenze del contesto reggiano sulla tematica. Dalla ricognizione dei diversi progetti attiviati è risultato poi che, assieme al Comune capoluogo, il soggetto istituzionale più attivo sul territorio è la Regione, con l’iniziativa “Futuro in corso” sull’integrazione scolastica e una sull’integrazione socio-lavorativa che partirà in autunno.

L’Ausl reggiana ha dedicato ai richiedenti protezione internazionale più vulnerabili un progetto di sostegno psico-fisico, mentre l’Ufficio scolastico provinciale ha promosso dei corsi di italiano per le donne straniere. Infine la Caritas ha avviato con fondi propri anche una sperimentazione di “Housing first” per l’inclusione abitativa e il consorzio delle cooperative sociali Quarantacinque promuove incontri interculturali e laboratori linguistici per favorire il dialogo e l’integrazione delle categorie più deboli.