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Peste suina, ecco i droni anche per stanare i cinghiali

18 luglio 2024 | 14:17
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Peste suina, ecco i droni anche per stanare i cinghiali

Segnaleranno dove c’è una maggiore concentrazione. Il commissario Caputo: “Con trappole moderne ci sono risultati eccezionali”

REGGIO EMILIA – Bisogna “intensificare il prelievo dei cinghiali”, veicolo di contagio della pesta suina, “in particolare con l’attività di cattura attraverso le trappole più moderne, che stanno ottenendo risultati eccezionali”.

Per questo, ha detto ieri durante il vertice in Prefettura dedicato al tema il commissario straordinario Vincenzo Caputo, “verranno impiegati anche nella provincia di Reggio Emilia droni per individuare meglio le zone di maggior presenza dei cinghiali e limitare il diffondersi della malattia. L’obiettivo, difatti, è di arrivare alla conoscenza numerica dei cinghiali presenti nel territorio per meglio orientare le attività di intervento”.

La riunione, convocata dal prefetto Maria Rita Cocciufa alla presenza anche dell’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi e del presidente della provincia Giorgio Zanni, aveva l’obiettivo di monitorare l’andamento della peste suina africana e le iniziative adottate per arginare il fenomeno, ad oggi limitato in Emilia-Romagna alle sole province di Parma e Piacenza.

droni

“La peste suina – ha detto il prefetto – pur non rappresentando un pericolo per l’uomo, costituisce un serio rischio per la salute animale della popolazione interessata e, quindi, per la redditività del settore zootecnico suinicolo, particolarmente rilevante per il tessuto socio-economico di questo territorio. È per questo necessaria un’azione sinergica da parte di tutti gli attori, a partire dalla regione, che sta dedicando rilevanti risorse a questa problematica, fino agli allevatori e alle associazioni di categoria, per dare attuazione alle indicazioni del commissario straordinario e contribuire a mantenere quella di Reggio Emilia una provincia indenne da questo fenomeno”.