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Sala del Tricolore, è già scontro sulle nomine

12 luglio 2024 | 09:33
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Sala del Tricolore, è già scontro sulle nomine

Aguzzoli e Tarquini: “Respinti emendamenti sui cda, altro che dialogo”

REGGIO EMILIA – L’approvazione delle linee di mandato del sindaco in Consiglio comunale a Reggio Emilia lascia l’amaro in bocca alle opposizioni. In particolare Coalizione civica, che si è vista respingere tutti gli emendamenti presentati, anche in ordine ai criteri di nomina dei rappresentanti dell’amministrazione nelle partecipate. “L’allora candidato sindaco Massari aveva parlato di discontinuità nella sua prima conferenza stampa, proponendo addirittura di azzerare tutte le deleghe, ma credo che tutti noi non ci fossimo illusi che questo sarebbe accaduto, considerando quelle affermazioni più frutto dell’entusiasmo del momento e soprattutto di inesperienza e di scarsa o nulla conoscenza dell’apparato amministrativo che si proponeva di andare a dirigere”, commenta il consigliere ed ex candidato sindaco Fabrizio Aguzzoli.

“Era evidente – aggiunge – che il sistema mai avrebbe permesso di rinunciare ai forti capisaldi che devono garantire gli affari e gli equilibri finanziari di Iren, di Stu Reggiane, di Istituzione scuole e nidi di infanzia, con i loro bilanci milionari e delle altre partecipate e controllate”.

Conclude Aguzzoli: “Nel Pd noi leggiamo non lo sforzo di costruire il benessere di una comunità armoniosa e coesa, ma piuttosto l’atteggiamento di chi si trova a dover gestire una assemblea dei soci all’interno della quale non sappiamo se esprime anche l’amministratore delegato, ma sicuramente esprime la maggioranza assoluta delle azioni societarie. Quello che ci sembra certo però è che persegua più il profitto di impresa che il benessere dei cittadini”.

Sulla stessa linea Giovanni Tarquini che ha corso per diventare sindaco nelle ultime amministrative sostenuto dal centrodestra: “Restano blocchi ideologici da rimuovere e nonostante i numerosi interventi costruttivi di tutti noi dell’opposizione, la maggioranza ha volutamente alzato un muro che fa male al dialogo e prima ancora alla democrazia”. L’apice, continua Tarquini, “è stato raggiunto con il rigetto di proposte importanti e di buon senso sul tema della modifica delle modalità di scelta dei rappresentanti del Comune nei Cda delle aziende partecipate. Qui la maggioranza è riuscita a negare il diritto della minoranza di poter dare anche proprie indicazioni di nomina (si badi bene, non le nomine ovviamente), nemmeno condividendo la proposta di prevedere la previa comunicazione a tutti i consiglieri delle nomine e delle revoche prima che vengano rese pubbliche”.

In sostanza, “la realtà è che a dispetto di ogni promessa e dichiarazione formale, questa maggioranza e questa Giunta non sono altro che la prosecuzione della vecchia consigliatura e della vecchia Giunta, con buona pace dei propositi di collaborazione che hanno invece lasciato subito il posto alla presunzione di essere unici depositari della verità, dunque all’arroganza”, conclude il civico.