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Ventimiglia, migranti prese a cinghiate da camionista

15 luglio 2024 | 19:55
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Ventimiglia, migranti prese a cinghiate da camionista

Alla frontiera tra Liguria e Francia la situazione è sempre più complicata. La lettera delle associazioni alle istituzioni: “Tutto sulle nostre spalle”

ROMA – Nel tentativo di attraversare la frontiera di Ventimiglia e raggiungere la Francia, alcune giovani migranti eritree si sono nascoste in un camion. Tuttavia, il camionista le ha scoperte e ha reagito in modo violento, come documentato in un video diffuso il 15 luglio. Il video mostra l’uomo gridare contro le ragazze, brandendo una cintura con un’estremità di metallo e colpendone alcune sulla schiena. Le giovani donne, che la sera precedente erano state accolte dalla Caritas Intemelia e avevano trascorso la notte al punto di accoglienza diffusa (Pad), scendono una dopo l’altra dal camion, visibilmente spaventate e in lacrime.

La responsabile dell’area immigrazione della Caritas Intemelia, Serena Regazzoni, ha espresso preoccupazione per l’aumento degli arrivi e la mancanza di strutture adeguate di accoglienza, un problema aggravato dalla chiusura del centro di accoglienza Campo Roja quattro anni fa. Attualmente, il Pad di via San Secondo, con una capacità limitata di una ventina di posti, è sovraffollato, ospitando anche una famiglia con bambini. Alessandra Zunino di Caritas ha sottolineato l’aumento dei transiti, in particolare di persone provenienti da Eritrea ed Etiopia, mentre l’annunciato Pad nell’ex Ferrotel rimane inattuato.

Matteo Lupi, della segreteria Arci di Imperia e presidente dell’associazione Spes, ha criticato la gestione emergenziale dell’accoglienza, affermando che le responsabilità sono state lasciate alle associazioni del terzo settore. In risposta alla situazione critica, varie associazioni hanno scritto una lettera al sindaco di Ventimiglia, Flavio Di Muro, al prefetto di Imperia, e al direttore generale della Asl imperiese. La lettera, firmata da Associazione Popoli in Arte, Associazione Martina Rossi, Casa dei Circoli Culture e Popoli Ceriale, Arci Provinciale Imperia, Pays de Fayence Solidaire, e Volontari Italiani e Francesi sul confine di Tenda e Ventimiglia, sollecita le autorità a rispettare i diritti fondamentali di sicurezza, salute e sostegno, evidenziando la necessità di supporto per la salute mentale delle persone vulnerabili.

Le associazioni lamentano che la gestione dell’accoglienza è stata impropriamente delegata a loro, chiedendo un intervento urgente e sistemico da parte delle autorità competenti per affrontare la crisi umanitaria in corso.