Estorsione, fermati tre uomini dalla polizia

REGGIO EMILIA – Tre uomini di 27, 34 e 41 anni sono stati fermati dagli agenti della squadra mobile, nella notte appena trascorsa, con l’accusa di estorsione aggravata ai danni di un imprenditore di origini campane. L’operazione è parte di un’indagine complessa, coordinata dalla procura, che coinvolge otto persone accusate di vari reati, tra cui usura, estorsione aggravata, ed evasione fiscale attraverso l’emissione di documenti falsi.

Le indagini sono iniziate grazie alle dichiarazioni di un imprenditore che ha denunciato di essere stato coinvolto in un sistema criminale, collegato all’operazione “Mindfield” e caratterizzato da ripetute richieste di denaro sotto minaccia. Tra i responsabili delle minacce vi sarebbe un giovane calabrese, figlio di un mafioso condannato nell’ambito dell’operazione “Aemilia”.

I tre fermati sono accusati di essere gli esecutori materiali delle estorsioni, agendo su direttive di altri due soggetti calabresi già arrestati in precedenza. Durante l’operazione, oltre 50 operatori delle Forze dell’Ordine hanno partecipato all’esecuzione dei fermi e alle perquisizioni, che hanno portato al sequestro di dispositivi elettronici ora sotto esame.

I tre fermati sono attualmente detenuti in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.