Fondo affitti, Aragona: “Mancato finanziamento scelta di Conte 2 e Draghi”
Il presidente provinciale di Fdi replica all’assessore Rabitti: “Metta fine alla campagna elettorale e si tiri su le maniche”
REGGIO EMILIA – Il mancato rifinanziamento del Fondo sociale per l’affitto non è una scelta del governo Meloni, ma una decisione adottata dal governo Conte 2 e dal Governo Draghi che avevano già deciso il non rifinanziamento del fondo a partire dal 2023, cosa peraltro già avvenuta in passato coi governi Monti, Renzi e Gentiloni.
Non si comprende quindi quale sia la ratio con cui oggi l’assessore Rabitti protesticontro decisioni assunte da governi sostenuti dal Pd e dalle forze di centrosinistra, se non quella di agitare una polemica strumentale e di bassa propaganda, magari finalizzata esclusivamente a giustificare le lacune e le mancanze dell’amministrazione locale nell’affrontare e risolvere il grande nodo delle politiche abitative, su cui poco o nulla è stato fatto in questi anni.
Peraltro, mentre i governi precedenti avevano azzerato il fondo senza dare risposte stabili e concrete alle esigenze abitative sempre più diffuse, il governo Meloni sta realizzando interventi strutturali per dare una risposta definitiva al problema abitativo. Basti pensare alla realizzazione di oltre 60.000 alloggi per studenti universitari, che si aggiungono ai 40.000 già esistenti, con un investimento pari a 1 miliardo e 200 milioni, raddoppiato da questo governo grazie a quella rinegoziazione del PNRR, condotta ed ottenuta dal ministro Fitto, che il Pd riteneva impossibile.
Ma anche al Piano Salva Casa varato recentemente, che nel consentire la regolarizzazione di piccole difformità esistenti all’interno degli immobili degli italiani, permette da una parte di recuperare appieno un patrimonio edilizio oggi di fatto congelato, dall’altro di aumentarne l’offerta consentendone l’impiego a scopo abitativo e locatizio.
Per quelle famiglie che si trovano in difficoltà economica e che godono dei requisiti è poi prevista la possibilità di destinare una quota dell’assegno di inclusione al sostegno per il pagamento del canone di locazione, erogato nella fattispecie direttamente al proprietario per evitare fenomeni elusivi verificatisi troppo spesso in passato.
Consigliamo quindi all’assessore Rabitti di mettere fine alla campagna elettorale e di tirarsi su le maniche per cominciare ad agire nel concreto le sue deleghe, nella speranza di trovarci di fronte, tra cinque anni, a risultati più apprezzabili di quelli che può vantare come ex Assessore al Turismo e alla Cultura.
Alessandro Aragona, presidente provinciale Fratelli d’Italia