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Imprese, in Emilia mestieri introvabili per il 50% delle ditte

29 agosto 2024 | 14:31
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Imprese, in Emilia mestieri introvabili per il 50% delle ditte

Tra i mestieri più ‘difficili’ ecco fonditori, saldatori, montatori di carpenteria metallica, operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni e fabbri ferrai costruttori di utensili

REGGIO EMILIA – Le imprese reggiane continuano a faticare nel reperire figure professionali. È quanto emerge da un’indagine di Lapam-Confartigianato, che parte da un tasso di occupazione nel 2023 pari al 70,2%, in linea con il dato pre-Covid (70,3%) e superiore a quello del 2022 del 2,6% (due anni fa si era al 67,6%). A luglio, la quota di lavoratori “difficili da reperire” nel territorio reggiano è pari al 54,6%.

Tra i mestieri più ‘difficili’ ecco fonditori, saldatori, montatori di carpenteria metallica, operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni e fabbri ferrai costruttori di utensili. Secondo gli ultimi dati di agosto, poi, le assunzioni reggiane previste nel trimestre agosto-ottobre risultano in calo rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un -5,3%.

“Corsi di formazione e un mondo dell’istruzione più vicino al mondo lavorativo: questi- spiega Gilberto Luppi, presidente Lapam Confartigianato- potrebbero essere due degli strumenti che si devono mettere a disposizione delle imprese per invertire il trend della difficoltà di reperimento di personale, che sta diventando sempre più critico per la competitività e la crescita del tessuto economico locale”.

Stessa musica a Modena e dintorni, dove il tasso di occupazione nel 2023 è pari al 70,4%, in linea con il dato sia del 2019 (69,9%) sia del 2022 (71%). A luglio, la quota di mestieri introvabili segna 52,7%, riguardando quindi più della metà del totale delle aziende. Le assunzioni previste nel trimestre agosto-ottobre segnano -3% rispetto allo stesso periodo del 2023.