
Il Nursind: “Non può una misera indennità di 80 euro al mese ripagare queste condizioni di lavoro terribili”
REGGIO EMILIA – Ancora violenze contro il personale del Pronto soccorso, nel reggiano. Dopo l’episodio recente di Guastalla, nel fine settimana altri infermieri sono stati aggrediti all’ospedale di Reggio Emilia.
“Mentre è ancora vivo nelle nostre menti l’attacco al Ps di Guastalla, già dobbiamo fare i conti con un nuovo atto violento. I nostri operatori sanitari in prima linea sono esposti a continui episodi di violenza verbale (insulti e minacce) e sempre più spesso vittime di episodi di violenza fisica”, evidenzia in una nota il sindacato locale Nursind.
Aggiunge la sigla: “Non può una misera indennità di 80 euro al mese ripagare queste condizioni di lavoro terribili. Nursind ritiene che i professionisti sanitari debbano essere tutelati in un ambiente di lavoro sicuro, nei Ps come nei reparti ed in tutti i servizi. Quindi chiediamo che all’interno dei Pronto soccorso vi sia la presenza continua di forze dell’ordine, adibite alla prevenzione e mitigazione di potenziali situazioni pericolose, attivabili anche dalle varie unità operative in caso di bisogno”.