Un commerciante di Terno d’Isola ha raccontato al Corriere che uno dei pusher che erano soliti spacciare nel paesino è sparito da giorni
ROMA – A Terno d’Isola, un piccolo paesino in provincia di Bergamo, continua a crescere l’attenzione sull’omicidio di Sharon Verzeni, la 33enne uccisa la notte del 31 luglio con diverse coltellate. Uno degli elementi che sta attirando l’interesse degli inquirenti è la sparizione improvvisa di uno dei pusher marocchini che abitualmente frequentavano la zona. Questo sospetto, riportato da un commerciante locale durante un’intervista con il Corriere della Sera, ha sollevato interrogativi su un possibile collegamento tra il traffico di droga nel paese e il brutale omicidio.
Secondo il commerciante, che gestisce un chiosco vicino a Piazza 7 Martiri, un gruppo di circa dieci spacciatori, per lo più marocchini, era solito operare nella zona. Dopo l’omicidio, la presenza di questi spacciatori è diminuita, ma tutti sono gradualmente riapparsi, tranne uno, che non si vede ormai da settimane. Questo dettaglio ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine, che stanno cercando di capire se possa esserci un legame tra la sparizione del pusher e l’omicidio di Sharon Verzeni.
Il commerciante ha riferito di aver ricevuto minacce dagli spacciatori dopo essere stato interrogato dai carabinieri. Questi lo avrebbero accusato di essere un “infame” per aver parlato con le autorità. Gli inquirenti, pur mantenendo aperte diverse ipotesi, stanno considerando seriamente anche la pista di un delinquente locale o di una persona mentalmente instabile.
La situazione a Terno d’Isola sembra peggiorare, con un aumento dello spaccio di droga e della piccola criminalità, specialmente concentrati intorno a Piazza 7 Martiri e un parco pubblico vicino. La comunità locale vive in un clima di crescente preoccupazione, mentre le indagini proseguono nel tentativo di fare luce su questo tragico omicidio.