Aggressioni al personale sanitario, i sindacati: “Divergenze con azienda”
Cgil e Uil: “Gli episodi che si sono verificati rendono evidente che i protocolli di sicurezza fin qui adottati non sono sufficientemente efficaci e il personale non è adeguatamente tutelato”
REGGIO EMILIA – “Dopo l’incontro con l’azienda Ausl manifestiamo, ancora una volta, la nostra preoccupazione dopo i gravi episodi di aggressioni e violenze nei confronti del personale e delle strutture sanitarie che si sono verificati negli ultimi mesi in vari pronto soccorso della provincia, al servizio psichiatrico diagnosi e cura di Correggio e nella Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems) di Reggio Emilia, solo per citare i fatti più eclatanti accaduti”.
Lo scrivono le segreterie della Fp Cgil e Uil Fpl in una nota. Dicono Gaetano Merlino FP Cgil ed Emanuele Stavolo Uil Fpl: “Purtroppo questi episodi sono ormai cronaca quotidiana in tutta Italia e contribuiscono a rendere ancora più difficile il lavoro di migliaia di operatori sanitari, messo già a dura prova da vari fattori negli ultimi anni. Ad oggi, l’Ausl di Reggio Emilia, da sola, non è in grado di garantire la sicurezza dei propri lavoratori con misure risolutive ed immediate, un punto che è emerso anche nel corso dell’incontro dove si è parlato di istituire dei corsi sulla descalation degli eventi, auto difesa o piccole modifiche strutturali: è stata però palese la difficoltà di trovare soluzioni realmente efficaci volte a salvaguardare l’incolumità degli operatori. Non ci si può fermare a tavoli tecnici aziendali, occorre mettere in campo, nell’immediato, un’azione condivisa tra Azienda, organizzazioni sindacali, istituzioni, prefettura e forze dell’ordine per garantire l’incolumità del personale sanitario, degli utenti e delle strutture prima che le cose peggiorino drasticamente”.
Concludono Merlino e Stavolo: “E’ evidente che bisogna intervenire urgentemente e noi siamo disponibili a collaborare per costruire, per quanto ci compete, soluzioni adeguate. Gli episodi che si sono verificati rendono evidente che i protocolli di sicurezza fin qui adottati non sono sufficientemente efficaci e il personale non è adeguatamente tutelato per poter affrontare le criticità che si verificano nelle strutture sanitarie. Chiediamo che il tavolo di confronto istituzionale possa essere convocato con la massima urgenza: Cgil e Uil non resteranno indifferenti di fronte a questa emergenza, continueremo a seguire con la massima attenzione l’evoluzione della situazione con l’obbiettivo di tutelare i lavoratori e uno dei beni più importanti per la comunità, quale è la sanità pubblica”.