BOLOGNA – Durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi, il viceministro dei Trasporti, Galeazzo Bignami, ha riferito che due persone risultano disperse a Bagnacavallo, in seguito al crollo di un tetto dove si erano rifugiate, nonostante l’ordine di evacuazione. Il sindaco di Bagnacavallo, Matteo Giacomoni, ha confermato che la situazione è grave, in particolare a causa della rottura dell’argine del fiume Lamone a Traversara, che ha causato allagamenti e reso necessario il salvataggio di persone anche sui tetti.
Il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, ha sottolineato che l’Emilia-Romagna ha ricevuto negli ultimi dieci anni oltre 594 milioni di euro per combattere il dissesto idrogeologico. Tuttavia, Musumeci ha chiesto chiarezza sull’uso di queste risorse, poiché una parte dei fondi stanziati non è ancora stata utilizzata, secondo quanto riportato anche da Bignami. Il viceministro ha menzionato che su un totale di 94 milioni assegnati, ne sono stati spesi 49, mentre altri 103 milioni risultano ancora inutilizzati.
Nel frattempo, il sindaco e presidente della Provincia di Ravenna, Michele de Pascale, ha ordinato l’evacuazione totale di alcune aree del comune di Bagnacavallo e Ravenna a causa del rischio elevato di inondazioni dopo la rottura dell’argine del Lamone. La regione Emilia-Romagna rimane in stato di allerta rossa, con esondazioni, frane e allagamenti che continuano a colpire le zone più vulnerabili. La circolazione ferroviaria è stata sospesa su diverse tratte, inclusi i collegamenti tra Forlì, Faenza, Ravenna e Ferrara, a causa delle condizioni critiche.
Musumeci ha inoltre manifestato la disponibilità del governo a esaminare una dichiarazione di stato di emergenza, qualora la regione Emilia-Romagna ne facesse richiesta formale.