Castellarano, infortunio sul lavoro: rischia di perdere la gamba
In una ditta di Roteglia un operaio 47enne di Toano ha subito gravissime lesioni all’arto inferiore sinistro che rischia di essere amputato
CASTELLARANO (Reggio Emilia) – Grave incidente sul lavoro, questa mattina, in una azienda di Roteglia, la Dunapak di via Maestrale 6. Un operaio 47enne di Toano ha subito gravissime lesioni all’arto inferiore sinistro che rischia di essere amputato. L’uomo è stato subito soccorso ed elitrasportato trasportato all’ospedale di Reggio Emilia le sue condizioni sono al vaglio dei sanitari.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri delle stazioni di Toano e Castellarano immediatamente raggiunti dal personale del servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro che hanno avviato gli accertamenti per ricostruire la dinamica dell’infortunio. Secondo una prima ricostruzione sarebbe stata una pedana in metallo in movimento su un binario a colpire, per circostanze ancora al vaglio, la gamba sinistra dell’operaio.
Commenta la Cgil provinciale: “E’ l’ennesima conferma che sono ancora troppi i pericoli per l’incolumità fisica e la vita dei lavoratori, non solo nei settori più esposti come edilizia, agricoltura e logistica, ma anche nella manifattura”. Per il sindacato “infortuni, malattie professionali e morti sul lavoro, oltre ad essere un dramma per chi li subisce e famiglia, sono un pesante costo per la società intera e fanno registrare numeri preoccupanti anche nella nostra provincia”.
Pertanto, auspica la Cgil, “serve uno sforzo maggiore sul versante della prevenzione concreta e della formazione preventiva a partire dalle imprese: gli attori che compongono i tavoli sulla salute e sicurezza in seno a Provincia, Prefettura e Camera di commercio devono trovare il coraggio di mettere in campo le azioni concrete che si stanno individuando, superando ogni incertezza”. Insomma, “se vogliamo veramente cambiare le cose ognuno deve fare la propria parte fino in fondo lasciando fuori esitazioni e affrontando anche le scelte più scomode e onerose”, conclude il sindacato di via Roma.