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Eredità Agnelli, sequestrati 74,8 milioni ai fratelli Elkann

20 settembre 2024 | 18:29
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Eredità Agnelli, sequestrati 74,8 milioni ai fratelli Elkann

La Procura di Torino emette il provvedimento nei confronti di John, Lapo e Ginevra, più il commercialista Ferrero e il notaio Von Grueningen

TORINO – La Procura di Torino ha disposto un sequestro preventivo di beni per 74,8 milioni di euro nell’ambito di un’inchiesta legata all’eredità Agnelli, riguardante John, Lapo e Ginevra Elkann, il commercialista Gianluca Ferrero (presidente della Juventus), e il notaio svizzero Urs Robert Von Gruenigen. I reati contestati sono frode fiscale e truffa ai danni dello Stato.

Le indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Marco Gianoglio e dai pm Mario Bendoni e Giulia Marchetti, si concentrano sulla fittizia residenza estera di Marella Caracciolo, vedova di Gianni Agnelli. L’indagine ha preso avvio da un esposto di Margherita Agnelli, figlia di Gianni e madre dei tre fratelli Elkann, che ha contestato la gestione dell’eredità materna.

Secondo l’accusa, Marella Caracciolo avrebbe mantenuto una residenza formale in Svizzera per evitare le leggi fiscali e successorie italiane, mentre risiedeva stabilmente in Italia almeno dal 2010. Le imposte evase includono circa 42,8 milioni di euro di Irpef su redditi derivanti da una rendita vitalizia e capitali detenuti in trust alle Bahamas, oltre a 32 milioni di euro di imposte sulle successioni, relative a un patrimonio ereditario di oltre 800 milioni di euro.

Tutto il quadro di accuse avanzato dalla procura è sempre stato fermamente respinto dagli avvocati della famiglia Elkann.