Maltempo, i geologi: “Bisogna lasciare spazio ai fiumi”

Il presidente Antolini: “Le casse di espansione e la pulizia dei fiumi non bastano, certe aree sono indifendibili”
BOLOGNA – Vivere vicino ai fiumi è diventato troppo problematico, perchè determinate aree sono “difficilmente difendibili dalle alluvioni”. Per questo è venuto il momento del “coraggio” e di fare anche “scelte drastiche”. A dirlo è il presidente dell’Ordine dei geologi dell’Emilia-Romagna, Paride Antolini, che sottolinea come il maltempo di questi giorni abbia di fatto “vanificato il lavoro di un anno e mezzo: troppo vicino all’alluvione del maggio 2023 e troppo intenso questo evento, non ha lasciato il tempo per realizzare i complessi interventi necessari per affrontare il tema del cambiamento climatico”.
Dopo il disastro di un anno fa, ricorda Antolini, “i geologi avevano indicato nel dare spazio ai fiumi la strada principale da intraprendere. Oggi più che mai, nella drammaticità di queste ore, ribadiamo il concetto come principale tipo di intervento necessario per affrontare i problemi legati agli eventi alluvionali”. Secondo il presidente dei geologi, ad esempio, “a Modigliana la situazione sarebbe addirittura peggiore”.
Ma di fronte a eventi del genere “c’è poco da fare – avverte – non bastano le casse di espansione, non basta abbassare le golene e adeguare le sezioni, occorre dare spazio all’acqua senza se e senza ma”. Anche la pulizia dei fiumi e dei fossi, con piogge di questa intensità, “è paragonabile alle cure omeopatiche”. Il fatto è che “determinate aree vicine ai fiumi, che noi geologi conosciamo benissimo, sono difficilmente difendibili dalle alluvioni”, afferma Antolini. Per questo “ora ci vuole coraggio, il coraggio di dirsi le cose in faccia, il coraggio per chi ha sempre rifiutato l’idea del cambiamento climatico di ammetterlo, il coraggio di smettere di fare polemiche politiche, il coraggio di fare azioni sul territorio drastiche. E il cittadino capisca che qui ci vorranno anni per risolvere in parte i problemi”.
Nelle prossime ore il presidente dell’Ordine dei geologi dell’Emilia-Romagna si recherà in alcuni dei luoghi colpiti dalla nuova alluvione. “Un particolare pensiero e piena solidarietà ai cittadini, ai sindaci e agli operatori di Protezione civile coinvolti dall’alluvione in Romagna- aggiunge Antolini- vivere queste situazioni ti fa sentire impotente. Guardi i livelli idrometrici dei fiumi, i punti di misura che progressivamente da verde diventano gialli, arancioni e rossi; il pensiero corre ai cittadini coinvolti, ai sindaci, agli operatori della Protezione civile”.
Secondo l’esperto, “il pubblico dovrà fare passi da gigante per adeguare le azioni sul territorio a questi eventi, ma anche il privato non è esente dall’essere coinvolto nella gestione del territorio: ognuno nel suo, piccolo o grande che sia, specialmente in ambito agricolo dove vanno cambiate determinate pratiche. Il messaggio è chiaro, il momento è difficile, niente polemiche e lavoriamo per uscire da questa situazione”, conclude Antolini.