Parma, è Chiara Petrolini la giovane accusata di omicidio
La 22enne studentessa di giurisprudenza è indagata dopo il ritrovamento di due neonati morti nel giardino della sua abitazione. Un’amica: “Non mangiava più per non far crescere la pancia”
PARMA – Si chiama Chiara Petrolini, studentessa di Giurisprudenza di 22 anni che è indagata per omicidio premeditato e occultamento di cadavere in relazione al ritrovamento di due neonati morti nel giardino della sua abitazione a Vignale di Traversetolo, in provincia di Parma.
La 22enne è scomparsa da Vignale, la frazione di Traversetolo, dove abitava con i genitori e il fratello. C’è chi dice che sia a Parma, chi in un’altra località. La Procura di Parma ha escluso qualsiasi complicità nella fase di gravidanza. Secondo i magistrti nessuno, all’infuori della ragazza, sarebbe stato a conoscenza della gravidanza: né i familiari, né il padre del bambino, né amiche o amici. La gravidanza, inoltre, non sarebbe stata seguita da nessuna figura professionale (ginecologo o medico di famiglia) e il parto sarebbe avvenuto nella casa familiare, al di fuori di contesti ospedalieri o sanitari in generale. Chiara avrebbe fatto tutto da sola. Il suo avvocato Nicola Tria fa sapere che lei “non parlerà con nessuno finché non sarà tutto chiaro”. Ma secondo una fonte accreditata la ragazza “non mangiava più per non ingrassare e non far crescere la pancia”.
Chiara Petrolini è benestante, con una buona famiglia alle spalle. Il padre è un piccolo imprenditore edile e oggi è dipendente di un’azienda, mentre la madre è impiegata in una società di Parma nel settore metallurgico. Lei, studentessa brillante, baby sitter, impegni in parrocchia (aveva fatto la volontaria nei campi estivi) da quel che dicono gli amici, nonostante il bambino in grembo, ha continuato la vita di sempre, fra aperitivi e amici con i suoi soliti vestiti aderenti. Poi, due giorni dopo il parto che sarebbe stato indotto, il 7 agosto, la vacanza, tanto attesa, a New York.
La ragazza avrebbe detto agli inquirenti di aver partorito il figlio, nato dalla relazione con il suo fidanzato storico, senza assistenza nel bagno di casa e che poi l’avrebbe seppellito in giardino. Il ritrovamento del primo neonato risale al 9 agosto, mentre il secondo, su cui sono in corso accertamenti del Dna, è stato scoperto più tardi grazie a indagini sui dispositivi elettronici della ragazza che avrebbe fatto delle ricerche su Google.
Il secondo neonato sarebbe morto circa un anno fa, e gli inquirenti stanno cercando di verificare eventuali responsabilità di altre persone. Il fidanzato, Emanuele, ha dichiarato di non essere stato a conoscenza delle gravidanze e che avrebbe voluto tenere il bambino. Il caso ha scioccato l’intera comunità, con amiche e conoscenti di Chiara, su cui pesa l’ombra di due infanticidi, increduli per la sua apparente normalità e serenità prima delle scoperte. Le indagini proseguono per chiarire tutti i dettagli e le eventuali responsabilità di altre persone coinvolte.