Politica |
Politica
/

Punti nascite in montagna, Filippi: “Aperti se ospedale è distante”

3 settembre 2024 | 16:00
Share0
Punti nascite in montagna, Filippi: “Aperti se ospedale è distante”

La proposta di Fi in caso di vittoria. L’ex consigliere regionale: “Non possono contare solo i parti”

REGGIO EMILIA – La promessa di Michele de Pascale di riorganizzare la sanità in Appennino continua a suscitare reazioni (per lo più indignate, oltre che incredule) nel centrodestra emiliano-romagnolo. E c’è chi, come l’ex consigliere regionale di Forza Italia Fabio Filippi, si lancia a sua volta in una promessa: tenere aperti i punti nascita proprio nelle zone più lontane e difficili.

“Non si può parlare di sanità in montagna e glissare sui punti nascita, quando il centro attrezzato più vicino è a circa 50 chilometri”, afferma Filippi commentando sempre le dichiarazioni di de Pascale. “Rivedere i criteri per la loro apertura è una priorità: se il centrodestra dovesse vincere le elezioni regionali – arriva a dire il forzista – proporrò di considerare non solo il numero dei parti, ma anche la distanza dal primo centro attrezzato quale criterio prioritario da prendere in considerazione”.

Parole di segno diametralmente a quelle pronunciate solo pochi giorni fa al Meeting dal governatore leghista del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, secondo cui i punti nascita, col calo drastico delle nascite in Italia, sono addirittura troppi. “Oggi – aveva detto in sostanza Fedriga – la politica deve tornare a dire la verità. Un punto nascita con cento nati e’ un punto nascita che prima di tutto e’ insicuro per la mamma e per il bambino, oltre che uno spreco di personale”.