Quattro Castella, nuovo corso per volontari Croce rossa

Sarà presentato mercoledì 2 ottobre: le lezioni si svolgeranno nella sede Avis di via F.lli Cervi, 4 a Montecavolo
QUATTRO CASTELLA (Reggio Emilia) – Sarà presentato mercoledì 2 ottobre il corso della Croce Rossa Italiana per diventare volontari nel Comitato di Quattro Castella. Le lezioni si svolgeranno nella sede Avis di via F.lli Cervi, 4 a Montecavolo.
Durante questa serata saranno illustrati gli argomenti, i tirocini, gli esami, presentati i docenti, e spiegate le varie possibilità offerte dal corso che si sviluppa in tre fasi.
La prima sarà condotta da Viola Galassini, responsabile del gruppo giovani Croce Rossa e consigliera del Consiglio direttivo del comitato: “Già superato il primo esame tutti, anche i ragazzi minorenni, possono già diventare operatori. Possono ad esempio fare divulgazione nelle scuole, nei nostri punti informativi, attività di promozione di stile di vita sani, sicurezza stradale ma soprattutto inclusione sociale e aiuto a persone con disabilità, con il Sap ad esempio, o con la distribuzione pasti a famiglie in situazioni delicate”.
Il corso successivamente si sviluppa in altre due fasi, ognuna della durata di circa due mesi comprensivi di tirocinio e prova finale: trasporto sanitario per servizi sanitari, (TS) che permette di essere qualificati al trasporto di pazienti sulle autoambulanze per i servizi ordinari e successivamente di ottenere l’autorizzazione per la guida delle stesse.
Infine la formazione per soccorso di emergenza in ambulanza (SA). Questi corsi sono diretti e condotti dalla dottoressa Sara Ricciardi, responsabile della formazione del comitato di Quattro Castella, che sarà affiancata da trainer certificati per le simulazioni e gli esami.
Dice la dottoressa Ricciardi: “Uno dei passaggi a cui tengo di più è il corso di rianimazione con defibrillatore dell’adulto e del bambino: durante le lezioni del TS si ottiene così il “patentino” per poter utilizzare correttamente il DAE “. La Croce Rossa crede infatti fortemente nell’educazione di tutta la popolazione ai fondamentali del primo soccorso: attività spesso portata avanti nelle scuole, nei campi estivi e durante serate di divulgazione ai cittadini.
Diventare volontario nel proprio territorio è un modo concreto di migliorare la propria porzione di mondo, di migliorarlo nel modo più nobile: dare il proprio tempo e le proprie energie e competenze, gratuitamente, agli altri.
Aggiunge Stefano Vescovi, sindaco di Vezzano: “Dal punto di vista socio sanitario la presenza della Croce rossa nel nostro Comune è di grande aiuto e in futuro il supporto sarà essenziale su molteplici fronti: dal trasporto di persone fragili non solo verso ospedali ma anche verso scuole e attività pomeridiane per venire incontro alle famiglie, per giovani e anziani. Credo che l’esperienza di questo contatto umano sarà un bagaglio fondamentale per un volontario”.

I dati dei trasporti intraospedalieri, che sono quelli da ospedale a ospedale o riguardanti dimissioni in provincia o fuori provincia, li fornisce Paolo Marconi, responsabile delle professioni sanitarie di Reggio soccorso, all’interno del quale è presente la centrale trasporti: “Dalla fine del 2014, anno in cui la Regione ha proceduto con l’accorpamento delle centrali del 118, è stata creata la centrale trasporti per richieste di trasporti intraospedalieri (tra i sei ospedali della provincia reggiana) e di dimissioni. Da qui è nato l’accordo con le associazioni di volontariato. Dal 1° semestre 2024 sono stati eseguiti circa 9.000 servizi. Di questi quasi la metà sono state dimissioni”.
Il bisogno di volontari è quindi concreto e crescente. Conferma Marconi: “Le previsioni sono certamente di un aumento dovuto a evidenti fenomeni sociali: la popolazione che invecchia, dato positivo ma foriero di criticità, le strutture ospedaliere che tendono a dimettere precocemente, per un turn over ormai fisiologicamente veloce. Chi rientra al domicilio o in una struttura quindi ha spesso necessità di mezzi adeguati, per la complessità delle condizioni fisiche dei pazienti sempre più polipatologici. Oppure ove il paziente non abbia un nucleo famigliare o un caregiver in grado di occuparsi dell’aspetto delicato dell’accompagnamento della persona in quel momento ancora fragile”.
Continua infine: “Tornando ai dati se negli ultimi anni il numero degli interventi di emergenza è pressochè stabile, sono invece aumentati i trasporti ordinari in modo esponenziale: solo nel 2023 tra il 5 e il 10%”.
Anche nel quotidiano la presenza dei volontari è preziosa in molteplici forme. Commenta Alberto Olmi, sindaco di Quattro Castella: “Il ruolo della Croce Rossa nel sostegno delle attività sociali del territorio è già ben noto ai cittadini grazie, per esempio, al supporto logistico dedicato ai ragazzi del SAP con il servizio di trasporto nelle loro uscite e attività. La conferma che, oltre ai servizi più conosciuti e consolidati legati all’emergenza, le competenze e l’affidabilità della Croce Rossa possono servire il territorio e la comunità anche supportando i servizi alla persona”.
Puntualizza il presidente del comitato di Quattro Castella, Marco Bertolotti, volontario da 37 anni: “Puntiamo molto sul trasporto ordinario poiché sono cambiate le esigenze. Sono testimone di questo cambiamento sociale: in emergenza il nostro comitato copre in media 4 servizi al giorno, stabilmente, da anni. La richiesta pressante e crescente è invece per i servizi socio assistenziali: accompagnamento a visite, a scuola, a fare fisioterapie o dialisi. Tutte le fasce sociali e anagrafiche sono coinvolte. Un altro ruolo in tal senso lo ha giocato il Covid: siamo attori importanti in una società molto più individualista e composta da famiglie più piccole che hanno crescenti difficoltà di assistenza. C’è meno tempo di potersi occupare delle necessità della popolazione, soprattutto anziana. Invito a farsi parte attiva mettendo a disposizione un po’ del proprio tempo per gli altri”.