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Salute mentale, gli impatti dei servizi sul benessere dei beneficiari

25 settembre 2024 | 15:20
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Salute mentale, gli impatti dei servizi sul benessere dei beneficiari

Venerdì, con inizio alle 10, incontro in Polveriera con il progetto internazionale che ha come capofila L’Ovile

REGGIO EMILIA – Saranno presentati venerdì, nella sala civica della Polveriera, gli esiti del progetto internazionale che, per due anni, ha visto capofila la cooperativa sociale reggiana L’Ovile e, per oggetto, la promozione di valutazioni di impatto di servizi per la disabilità e la salute mentale sulla qualità della vita dei beneficiari.

“Due anni intensi – spiega il responsabile del Servizio di salute mentale ad alta protezione de L’Ovile, Maurizio Gozzi – che ci hanno visto collaborare con i partner di quattro Paesi europei per definire, innanzitutto, criteri nuovi e più efficaci per misurare quale sia il grado di benessere che le persone in condizioni di fragilità psicologica e psichiatrica percepiscono e manifestano, arrivando così a definire possibili percorsi di cambiamento sia nell’ambito dei servizi erogati dal pubblico e dal privato sociale che all’interno delle comunità che si confrontano con queste condizioni di fragilità”.

Impegnata da sempre nell’ambito dei servizi di salute mentale a bassa, media ed alta protezione (nel 2024, tra l’altro, ha aperto due strutture a Novellara, con casa Giorgio Iori, e a Correggio, con casa Saman), L’Ovile ha collaborato con l’organizzazione svedese Sensus (impegnata sull’educazione di adulti fragili), la belga UCLL (sede universitaria specializzata nell’uso del digitale in percorsi educativi e di inclusione), il centro di riabilitazione francese Kerpape e il centro greco di ricerca e pratica sui temi della salute  mentale Ipsa.

“Impact.Ability”, questo il nume del progetto che ha visto L’Ovile come capofila, è stato finanziato dall’Unione Europea con il Programma Erasmus+ ed è il sesto progetto europeo cui la cooperativa sociale reggiana Cooperativa L’Ovile partecipa. L’evento di venerdì, che inizierà alle 10, si inserisce nell’ambito della Settimana della salute mentale promossa da Unimore e dall’Ausl di Reggio Emilia.

Ad aprire gli interventi sarà il prof. Stefano Federici, Professore Ordinario di Psicologia Generale presso l’Università degli Studi di Perugia. Esperto nel campo della psicologia della disabilità e delle tecnologie assistive, le sue ricerche si concentrano sull’interazione uomo-tecnologia e sui processi cognitivi coinvolti nell’uso di ausili tecnologici da parte di persone con disabilità.

A seguire gli interventi di Veronica Barbanti Silva, responsabile del servizio handicap adulto dell’Ausl di Reggio Emilia, Veronica Ceinar, coordinatrice dell’area welfare di Farmacie Comunali Riunite, Maurizio Gozzi e Angelo Bottini, rispettivamente responsabile del servizio di salute mentale ad alta protezione e coordinatore di Strade.