Stazione, il Comitato: “No a punto di accoglienza in zona”

I cittadini insorgono: “Richiamerebbe sbandati anche da altri quartieri”
REGGIO EMILIA – No all’ipotesi dell’apertura in zona stazione di un punto di accoglienza per le persone in difficoltà, da collocare in spazi messi a disposizione da Rfi. E’ la posizione dei cittadini del comitato IV Novembre di Reggio Emilia, che arriva dopo l’approvazione in Consiglio comunale – nella seduta di ieri – di un documento dell’opposizione che plaude all’arrivo dell’esercito nel quartiere.
“Creare un centro di aiuto in stazione vorrebbe dire richiamare altri sbandati da tutta la città con le problematiche che già ci sono”, afferma il comitato. “Già la zona è una bomba ad orologeria e non vorremmo che la miscela che si verrebbe a creare mettendo altra gente con problemi esplodesse”, aggiungono i cittadini. Che chiedono poi pattuglie di poliziotti e vigili urbani a piedi contro i bivacchi e nuove ordinanze per limitare la vendita di alcol.
“Gli sbandati hanno accesso troppo facile alla birra. Ci sono già negozi che non vendono da tempo alcolici come scelta etica il divieto deve essere esteso, mentre i bar possono e devono servire ai clienti birra in bicchieri di plastica e non in bottiglia”, sottolineano dal comitato. Infine, per quanto riguarda i tempi dell’avvio dell’operazione “Strade sicure” con i militari, il sindaco Marco Massari ha riferito ieri in aula che il prefetto Maria Rita Cocciufa non ha ancora ricevuto risposta dal ministero all’istanza presentata.