
La procura ha presentato una richiesta di giudizio di secondo grado, includendo i nomi di 13 persone. In primo grado su venti imputati, solo quattro sono stati condannati
REGGIO EMILIA – La vicenda degli appalti del Comune di Reggio Emilia, in cui sono stati ravvisati presunti illeciti, si sposterà ora in secondo grado, dopo che la procura ha formalmente richiesto un processo d’appello. La richiesta, firmata dal procuratore capo Calogero Gaerano Paci e dalla pm Valentina Salvi, riguarda un gruppo di 13 persone coinvolte in alcune gare d’appalto del 2016. Tra queste, le gare per la gestione del trasporto scolastico, la sosta a pagamento, la ZTL (Zona a Traffico Limitato) e il servizio di bike sharing. Inoltre, è oggetto dell’indagine la gara relativa all’affidamento della gestione dell’asilo nido Maramotti, insieme ad altri episodi in cui sono state riscontrate irregolarità.
Nel primo grado di giudizio, tra i venti imputati, solo quattro sono stati condannati, mentre gli altri sono stati assolti o non hanno ricevuto condanne. Gli avvocati difensori dei condannati hanno presentato appello contro le sentenze, e a queste impugnazioni si è aggiunta la richiesta della procura di rivalutare l’intera vicenda in secondo grado. La nuova fase processuale rappresenta un capitolo importante per chiarire definitivamente le presunte irregolarità che avrebbero interessato la gestione degli appalti pubblici nella città.