Caso Bibbiano, Bonaccini: “Chi lo attaccava, si scusi con Carletti”
L’ex presidente della Regione commenta il proscioglimento dell’ex sindaco dopo che è stato abolito il reato di abuso d’ufficio
REGGIO EMILIA – “A chi chiedeva in maniera sguaiata ‘parlateci di Bibbiano’ chiediamo di porgere oggi le scuse ad un ex sindaco ingiustamente e violentemente attaccato, che ha affrontato questi anni con una dignità senza pari”. Lo dice l’ex presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, commentando la notizia del proscioglimento, dopo che è stato abolito il reato di abuso d’ufficio, dell’ex sindaco Andrea Carletti nel processo “Angeli e Demoni” sugli affidi di minori in val d’Enza, dopo l’abrogazione del reato d’abuso d’ufficio che gli veniva contestato.
Bonaccini ricorda che l’inchiesta, in cui l’allora primo cittadino del paese della Bassa reggiana fu posto agli arresti domiciliari, deflagrò nel 2019 infiammando la campagna elettorale per le regionali di quell’anno in Emilia-Romagna. “Quelle elezioni che vinsi e vincemmo di quasi dieci punti contro ogni pronostico”, evidenzia Bonaccini, oggi eletto in Europa. “Vennero Meloni, Salvini, Borgonzoni e tanti altri esponenti di Fratelli d’Italia e Lega, ma anche del Movimento 5 stelle (alcuni loro esponenti successivamente si scusarono)”, continua a ricordare l’ex governatore.
Ma “a Bibbiano, al pari di tanti di noi e di chi lo conosceva bene, nessuno credette alle accuse al sindaco Carletti e all’amministrazione comunale, tant’è che alle scorse elezioni comunali il Pd e il centrosinistra hanno battuto la destra addirittura con il 73% dei voti”, conclude l’eurodeputato Pd.