
La Filcams Cgil insorge e proclama lo stato di agitazione: “I valori della cooperativa non sono questi”
REGGIO EMILIA – Dopo trent’anni di lavoro in ufficio per cinque giorni su sette e con orari regolari, passeranno nei supermercati come addette alla vendita. Dunque in servizio per sei giorni (domenica compresa) e con orari variabili. E’ il cambio di mansione imposto da questo mese dalla direzione di Coop Alleanza 3.0 a due dipendenti storiche contro cui, a Reggio Emilia, la Filcams-Cgil provinciale è insorta proclamando lo stato di agitazione.
“Una prima azione di protesta”, spiega il sindacato, dovuta anche al fatto che il tutto è avvenuto “senza alcuna possibilità di ragionare di un’alternativa o di confronto”. Rincara la dose il segretario della Filcams reggiana Alessandro Gabbi: “Crediamo che, anche se le regole lo consentono, si tratti dell’ennesimo ‘abuso’ effettuato dalla cooperativa verso i dipendenti, perché non si può non tener conto del cambiamento che si produce nelle loro vite e perché la china presa dall’azienda è quella di scaricare tutto sui dipendenti”.
Infatti, ricorda Gabbi, “prima si appalta tutta la movimentazione e stoccaggio del magazzino trasferendo i dipendenti nei punti vendita, adesso si spostano gli impiegati nei supermercati. Azioni che non sono frutto ne di accordi ne di confronto”. E dopo l’agitazione “non escludiamo che ci possano essere ulteriori iniziative di mobilitazione se non si aprirà in merito una discussione seria”, conclude la Filcams, perchè “i valori della cooperativa non sono questi”.