Ex brigatisti, Cascina Spiotta: il reggiano Azzolini a processo
Lui, Moretti e Curcio sarebbero coinvolti nella sparatoria del 1975 alla Cascina Spiotta, dove morì l’appuntato dei carabinieri Giovanni d’Alfonso
REGGIO EMILIA – Oggi a Torino è stato disposto il rinvio a giudizio per tre ex membri delle Brigate Rosse, che sarebbero coinvolti nella sparatoria del 1975 alla Cascina Spiotta, dove morì l’appuntato dei carabinieri Giovanni d’Alfonso. Renato Curcio, Mario Moretti e l’80enne reggiano Lauro Azzolini affronteranno il processo presso la Corte d’Assise di Alessandria a partire dal 25 gennaio, mentre il quarto imputato, Pierluigi Zuffada, è stato prosciolto per prescrizione.
L’inchiesta è stata riaperta nel dicembre 2021 grazie alla denuncia di Bruno D’Alfonso, figlio della vittima, che ha sollecitato le indagini sull’identità di un brigatista sfuggito alla cattura e mai identificato, sospettato di essere Azzolini.
Secondo la Procura, Azzolini potrebbe essere l’autore di un documento anonimo redatto internamente all’organizzazione e recuperato dagli investigatori, che riporta dettagli dell’episodio alla Cascina Spiotta, in cui perse la vita anche Mara Cagol, moglie di Curcio.
Davide Steccanella, avvocato di Azzolini, sostiene che il processo sia viziato da nullità e ha criticato l’utilizzo di intercettazioni ottenute quando Azzolini non era formalmente indagato, ritenendo la procedura irregolare. La legittimità delle intercettazioni, che la Procura considera probanti, sarà esaminata dalla Corte d’Assise.