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Genova, bambina nuore dopo visita di un medico a gettone

7 ottobre 2024 | 19:31
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Genova, bambina nuore dopo visita di un medico a gettone

Nelle prossime ore l’autopsia sul corpo della piccina di un anno: la dottoressa era in servizio notturno all’ospedale di Lavagna

GENOVA – La Procura di Genova ha aperto un’inchiesta sulla tragica morte della piccola Nour El Mtaouat, una bambina di un anno deceduta improvvisamente dopo essere stata visitata all’ospedale di Lavagna. Nour era arrivata al pronto soccorso insieme ai suoi genitori sabato sera, con sintomi che inizialmente sembravano riconducibili a una comune gastroenterite. Tuttavia, nonostante la visita di una pediatra e la successiva dimissione, la bambina è morta il mattino seguente tra le braccia del padre.

Gli inquirenti, coordinati dal pm Giuseppe Longo, stanno esaminando i dettagli del caso, concentrandosi anche sulla gestione del personale medico nell’ambito del progetto “Gaslini diffuso”. Questo modello di rete coinvolge diversi ospedali della Liguria, compreso quello di Lavagna, dove il reparto di pediatria e neonatologia è supervisionato dall’Istituto Giannina Gaslini di Genova. Sebbene l’istituto sia considerato un’eccellenza nella sanità pediatrica, nelle strutture decentrate, come Lavagna, si ricorre spesso a medici esterni assunti tramite cooperative, i cosiddetti medici “a gettone”, per garantire la copertura dei turni notturni.

Quando Nour è stata portata in ospedale intorno alle 21, accusava vomito e forti dolori addominali. A visitarla è stata una pediatra in servizio tramite una cooperativa, che le ha somministrato un farmaco e monitorato le sue condizioni per circa un’ora. Una volta accertato che la bambina non vomitava più e sembrava stabilizzata, la dottoressa ha deciso di dimetterla e di rimandarla a casa con i suoi genitori alle 22,30. La situazione però è drammaticamente peggiorata nella notte, e la bambina è morta la mattina seguente nella sua abitazione a Terrarossa di Moconesi, nell’entroterra ligure, nonostante i disperati tentativi di rianimazione da parte dei soccorritori.

La Procura ha affidato al medico legale Francesco Ventura l’incarico di eseguire l’autopsia e condurre tutti gli accertamenti necessari per chiarire le cause del decesso. Nel frattempo, il nome della pediatra della cooperativa che ha visitato Nour è stato iscritto nel registro degli indagati. Questo atto, secondo le prassi investigative, è necessario per permetterle di partecipare attivamente alla fase peritale e agli accertamenti tecnici.

L’inchiesta si focalizza non solo sulla dinamica dell’evento, ma anche sul sistema di gestione dei turni notturni e sull’eventuale impatto del ricorso ai medici a gettone nelle strutture ospedaliere decentrate. Si cercano di capire le condizioni in cui è stato gestito il caso e se siano state commesse negligenze che potrebbero aver contribuito alla tragica morte della bambina.