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Giovani israeliani e palestinesi insieme per dire “no” alla guerra

18 ottobre 2024 | 10:35
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Giovani israeliani e palestinesi insieme per dire “no” alla guerra

Gli obiettori di coscienza israeliani e le attiviste palestinesi per la pace domenica alle 15.30 alla Casa di Quartiere Orti-Spallanzani

REGGIO EMILIA – Il Movimento Nonviolento – Centro di Reggio Emilia ha organizzato per domenica 20 ottobre alle 15.30, alla Casa di Quartiere Orti-Spallanzani, un incontro pubblico con due giovani obiettori di coscienza israeliani e due giovani attiviste palestinesi, all’interno della Campagna internazionale di Obiezione alla guerra.

Scrivono gli organizzatori: “Mentre nessuna organizzazione internazionale sembra essere in grado di fermare la violenza in Medioriente e lo sterminio dei palestinesi a Gaza, c’è chi trova il coraggio di resistere dal basso alle armi, proprio dentro il cuore della guerra, rifiutando la logica della violenza: ha il volto di giovanissimi israeliani che rifiutano il servizio militare e di altrettanto giovani palestinesi impegnati nella resistenza nonviolenta”.

Il Movimento Nonviolento ha organizzato un tour congiunto in Italia di obiettori di coscienza israeliani e di attiviste palestinesi, all’interno della Campagna internazionale di Obiezione alla guerra e in collaborazione con le organizzazioni Mesarvot, composta da giovani israeliani obiettori di coscienza al servizio militare, che fornisce sostegno a ragazze e ragazzi durante tutto il percorso dell’obiezione e si oppongono al regime di occupazione, e Community Peacemaker Teams (CPT), un’organizzazione che sostiene la resistenza nonviolenta palestinese contro l’occupazione israeliana e lavora per la giustizia e l’uguaglianza in Palestina.

Dal 15 al 27 ottobre sono presenti in incontri pubblici ed istituzionali in diverse città d’Italia gli israeliani Sofia Orr e Daniel Mizrahi – la prima obiettrice di coscienza, che ha rifiutato di arruolarsi per il servizio militare obbligatorio ed è stata ripetutamente condannata al carcere militare. Il secondo figlio di coloni ebrei nei territori occupati, che ha deciso di rifiutare di arruolarsi nell’esercito israeliano in quanto oppositore dell’apartheid, finendo a sua volta in carcere – e le palestinesi Tarteel Al-Junaidi e Aisha Omar.

La prima attivista si occupa di difendere i diritti dei palestinesi e di sostenere i diritti delle donne e i movimenti giovanili e la seconda, nata e cresciuta nella Territori Palestinesi Occupati, ha vissuto in prima persona l’oppressione dell’occupazione israeliana e fa volontariato con Mesarvot per sostenere gli obiettori israeliani e far conoscere ai palestinesi il loro attivismo contro la guerra e l’occupazione.

Il tour pacifista è iniziato a Milano, con la conferenza stampa del 16 ottobre, e sta attraversando l’Italia con tappe a Verona, Bologna, Parma, Reggio Emilia, Firenze, Roma e Bari, che preparano attivamente la Giornata di mobilitazione nazionale del 26 ottobre organizzata da Rete Italiana Pace e Disarmo.

La tappa reggiana è organizzata dal Movimento Nonviolento – Centro di Reggio Emilia in collaborazione con la rete locale Europe for Peace ed il Giro del Cielo. In questa occasione sarà possibile aderire personalmente alla Campagna di Obiezione alla guerra.