Politica |
Politica
/

Il Comune è coinvolto in 26 cause legali

7 ottobre 2024 | 16:42
Share0
Il Comune è coinvolto in 26 cause legali

Per 12 di questi le controparti chiedono, a titolo di risarcimento, la somma di 20 milioni. Il rischio di soccombenza ritenuto “possibile” riguarda cause per quattro milioni

REGGIO EMILIA – Al 31 dicembre 2023 sono 26 i contenziosi legali in cui è coinvolto il Comune di Reggio Emilia. Per 12 di questi le controparti chiedono a titolo di risarcimento la somma di 20 milioni. Il rischio di soccombenza ritenuto “possibile” riguarda cause per quattro milioni mentre il rischio di dover versare anche gli altri 16 milioni è considerato “remoto”.

Per quanto riguarda gli altri 14 procedimenti giudiziari, il rischio di soccombenza “possibile” riguarda solo uno di questi, mentre non sono ancora state ufficializzate le richieste di danno. A fornire i dati è Fabrizio Aguzzoli, capogruppo di Coalizione civica, che li ha ottenuti tramite un accesso agli atti dagli uffici di piazza Prampolini.

“La situazione non è drammatica ma deve farci riflettere”, dice Aguzzoli. Ricordando infatti che “già nel 2020 uno dei revisori dei conti aveva posto un accento critico sul fatto che il fondo rischi per contenzioso non garantisse sufficiente copertura e allora il fondo fu portato a 5,5 milioni che è più o meno la cifra attuale”. Rincara la dose il collega di Coalizione civica Dario De Lucia, che individua un nodo politico nel fatto che “il Comune fa un ricorso molto alto degli affidamenti diretti negli appalti, per quasi l’82% dei casi. Nel prossimo regolamento sugli appalti penso che vadano limitati”.

Nella replica il sindaco Marco Massari ha ricordato che nel 2022 le cause legali in corso erano 34 (di cui 12 si ritenevano soccombenti) “ma in realtà non è arrivata alcuna sentenza sfavorevole”. Il Consiglio comunale ha quindi approvato un debito fuori bilancio di 13.000 euro da versare, in esecuzione di una sentenza di primo grado del Tar di Parma, all’Autofficina Corradini. All’amministrazione i giudici contestano l’affidamento diretto di un servizio.