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Istat, in crescita la povertà assoluta: colpiti gli operai

17 ottobre 2024 | 14:29
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Istat, in crescita la povertà assoluta: colpiti gli operai

Nel 2023 vivevano in condizione di povertà poco più di 2,2 milioni di famiglie e quasi 5,7 milioni di individui

ROMA – Nel 2023, in Italia, oltre 2,2 milioni di famiglie vivevano in condizioni di povertà assoluta, coinvolgendo quasi 5,7 milioni di individui. Secondo un rapporto dell’Istat, il 9,7% degli individui residenti e l’8,4% delle famiglie si trovavano in questa situazione, mantenendo i livelli del 2022 nonostante una crescita del mercato del lavoro. L’inflazione ha infatti annullato i benefici della ripresa occupazionale, con un aumento della povertà soprattutto tra gli operai, la cui incidenza è passata dal 14,7% del 2022 al 16,5% nel 2023.

La disparità geografica resta marcata: il Mezzogiorno continua a essere l’area più colpita con oltre 859.000 famiglie in povertà assoluta (10,2%), mentre il Nord-Ovest e il Nord-Est registrano rispettivamente l’8% e il 7,9%. Nel Centro, la percentuale è la più bassa con il 6,7%. A livello individuale, il Nord-Ovest ha visto un aumento della povertà (9,1% contro l’8,2% del 2022), mentre nel Sud si è ridotta dal 13,3% al 12%.

Particolarmente preoccupante è l’incremento della povertà tra i minori, che ha raggiunto il 13,8%, coinvolgendo quasi 1,3 milioni di bambini e ragazzi, il valore più alto dal 2014. Anche tra i giovani adulti (18-34 anni) l’incidenza rimane alta, con l’11,8% in povertà, mentre per gli adulti di età compresa tra 35 e 64 anni, la povertà assoluta tocca il 9,4%, il livello massimo mai registrato.