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Maternità surrogata, la ministra Roccella: “I medici devono denunciare i pazienti”

21 ottobre 2024 | 19:39
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Maternità surrogata, la ministra Roccella: “I medici devono denunciare i pazienti”

La replica: “No, il nostro dovere è curare”. L’appello della ministra della famiglia e la replica del presidente dell’ordine dei medici: “Preservare il rapporto di cura con il paziente”

ROMA – Le recenti dichiarazioni della ministra della famiglia Eugenia Roccella, secondo cui i medici, in quanto pubblici ufficiali, dovrebbero denunciare i casi di gestazione per altri (utero in affitto), hanno suscitato una forte reazione da parte dei professionisti della sanità. Roccella ha sottolineato che, dopo l’approvazione della legge che rende la maternità surrogata un reato universale, i medici sarebbero tenuti a segnalare eventuali violazioni alla Procura, sperando in un effetto dissuasivo della normativa.

La risposta dei medici, però, è stata immediata. Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo), ha chiarito che il ruolo principale dei medici è quello di curare, non di denunciare. Ha citato l’articolo 365 del Codice penale, che esime i medici dall’obbligo di denuncia quando questo potrebbe esporre il paziente a un procedimento penale. Secondo Anelli, tale obbligo comprometterebbe la relazione di fiducia tra medico e paziente e, di conseguenza, la tutela della salute.