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Nuovi attacchi all’Unifil, danneggiata una base italiana

11 ottobre 2024 | 19:43
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Nuovi attacchi all’Unifil, danneggiata una base italiana

Meloni: “Inaccettabile”. “Muri nella nostra posizione Onu sono caduti quando un caterpillar dell’Idf ha colpito il perimetro”. In un altro episodio feriti due militari cingalesi, Israele: “I soldati hanno sparato verso una minaccia”

ROMA – Le basi italiane della missione Unifil nel sud del Libano sono state nuovamente prese di mira dall’esercito israeliano. Secondo qualificate fonti di sicurezza che seguono il dossier e sono in contatto con i vertici della missione dell’Onu, l’attacco è avvenuto alla base 1-31 – già colpita nei giorni scorsi – e sono stati abbattuti due muri di demarcazione della base.

“Oggi diversi muri a T nella nostra posizione Onu 1-31, vicino alla linea blu a Labbouneh, sono caduti quando un caterpillar delle Idf ha colpito il perimetro e i carri armati dell’Idf si sono mossi in prossimità della posizione Onu”. Lo scrive l’Unifil su X aggiungendo che “le nostre forze di peacekeeping sono rimaste sul posto e una forza di reazione rapida dell’Unifil è stata inviata per assistere e rinforzare la posizione”.

Si tratta dunque di un ulteriore attacco rispetto a quello in cui sono rimasti feriti due militari cingalesi, avvenuto nei pressi del quartiere generale della missione Unifil a Naqoura.

All’Idf è stato notificato che due peacekeeper dell’Unifil sono stati “inavvertitamente feriti durante i combattimenti dell’esercito contro Hezbollah” nel sud del Libano. Lo riferisce l’esercito israeliano esprimendo “profonda preoccupazione per incidenti di questo tipo”. “L’Idf prende ogni precauzione per ridurre al minimo i danni ai civili e alle forze di pace. Dato il complesso e difficile ambiente operativo in cui Hezbollah usa strutture civili e Unifil come scudi, l’Idf continuerà a fare sforzi per mitigare il rischio che tali sfortunati incidenti si ripetano”, aggiunge.

“In mattinata, i soldati dell’Idf che operavano nel Libano meridionale hanno identificato una minaccia immediata contro di loro. I soldati hanno risposto con il fuoco verso la sua direzione. Un esame iniziale indica” che una postazione di Unifil si trovava “a circa 50 metri dall’origine della minaccia” ed è stata “colpita durante l’incidente”, con il “conseguente ferimento di due membri della forza Onu”. Lo riferisce l’esercito israeliano in una nota, ribadendo di aver dato “ore prima” istruzioni all’Unifil di “entrare in spazi protetti e di rimanervi”.

“Torno a condannare quanto accaduto” contro il contingente Unifil da parte dell’esercito israeliano, non è accettabile, viola la risoluzione 1701 dell’Onu. Il governo ha protestato con decisione. Con Macron e Sanchez abbiamo deciso di stilare una dichiarazione comune”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle dichiarazioni dei leader al termine del summit dei Paesi Med9 a Pafo, a Cipro.

“Fermare la cessione di armi a Israele” utilizzate a Gaza e in Libano “è l’unica leva per porre fine ai conflitti”. Lo ha detto il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron nelle dichiarazioni al termine del summit dei Paesi Med9 a Pafo, a Cipro.

“È inaccettabile vedere le truppe dell’Unifil prese nel mirino dall’esercito israeliano, non lo tolleriamo e non vogliamo che ciò si ripeta”. Lo ha detto il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron nelle dichiarazioni al termine del summit dei Paesi Med9 a Pafo, a Cipro.

“Ne abbiamo parlato insieme al primo ministro italiano e spagnolo. Siamo i Paesi che contribuiscono storicamente a Unifil – ha aggiunto -. I nostri soldati rappresentano il segno di un sostegno incrollabile a Unifil e del sostegno a Libano”.